In merito al pino caduto ieri a Piazza dell’Ara Coeli, l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi ha fatto sapere che l’albero era stato verificato a vista il giorno prima dal Servizio Giardini e che proprio per ieri era prevista l’esecuzione di ulteriori indagini strumentali per verificarne la stabilità. I controlli erano stati messi in atto a seguito del crollo qualche giorno prima di altri 3 alberi a Piazza San Marco.
Da quanto è emerso dalle prime verifiche a seguito del crollo, il pino caduto era stato quasi certamente danneggiato nell’apparato radicale da lavori eseguiti anni addietro per il rifacimento dei marciapiedi, tanto da presentare la cosiddetta forma a “punta di matita”, ossia una sola radice centrale e nessuna radice laterale. Questi danneggiamenti espongono la pianta all’attacco dei funghi cariogeni, che degradano in un tempo anche molto lungo l’apparato radicale, causando una necrosi nota come carie del legno.
Dalle ispezioni effettuate si sono rilevati danni da funghi cariogeni anche per il pino situato nelle immediate vicinanze di quello caduto, per il quale sono state dunque avviate le procedure di abbattimento.
Stessa sorte toccherà anche ad un altro pino della zona, situato all’angolo di via delle Tre Pile con Via del Teatro Marcello, cha appare anch’esso colpito da funghi e inclinato a vista. Per consentire l’esecuzione dell’intervento di abbattimento è stato stabilito il divieto di circolazione su Via delle Tre Pile e su via del Teatro Marcello dal capolinea autobus in direzione centro, con probabile traffico alternato su corsia residua.
Altri abbattimenti sono in programma per 3 pini e 1 cipresso in Piazza San Marco, dove alcuni giorni fa erano crollati 3 alberi.
Nel fine settimana sono in programma le verifiche strumentali per altri 27 pini che si trovano nell’area di Piazza Venezia, condotte da un responsabile del Servizio giardini di Roma e un esperto agronomo. Le verifiche strumentali serviranno per valutare la consistenza del tronco, per valutare se ci sono carie come quelle trovate nel primo pino caduto, per poi andare avanti con le prove di trazione, che rappresentano il terzo livello di controllo dopo quello visivo e strumentale.
I controlli dureranno tutta la settimana prossima e nel frattempo inizieranno anche quelli sui pini di via dei Fori Imperiali, fino a Largo Corrado Ricci, dove i pini sono già stati controllati con le prove di trazione.
Per quanto riguarda le aree più a rischio caduta, l’Assessora ha reso noto che dopo la Cristoforo Colombo, dove sono già state effettuate totalmente le prove di trazione, sarà la volta di via di Castel Fusano e della via del Mare, sia per la quantità di pini presenti che per l’attacco maggiore di Toumeyella, la cocciniglia tartaruga del pino.
A fronte degli abbattimenti, Roma sta provvedendo anche a un piano di ripopolamento dei pini, alberi indispensabili per il piano di adattamento climatico della Capitale e anche a livello paesaggistico. Per mettere a dimora nuove piante bisognerà comunque attendere ottobre, perché adesso sarebbe troppo caldo.
L’assessora Alfonsi ha tenuto a precisare che nonostante i due episodi degli ultimi giorni, il crollo dei due pini a Piazza San Marco e di quello a Piazza d’Aracoeli, in realtà gli uffici hanno registrato una diminuzione dei crolli di alberature: dai 143 segnalati nel 2018 si è passati a 36 nel 2022.
Questo testimonierebbe di una maggiore cura degli alberi, ha dichiarato Alfonsi, come dimostrerebbe anche l’aumentato numero di potature, che sono passate da circa 6 mila nel 2020 a 70 mila nel 2022. Il cronoprogramma prevede che da qui a 5 anni siano potati tutti i pini di Roma.
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