Le Fiamme Gialle della Compagnia di Ladispoli, durante alcune attività ispettive nei confronti di imprese operanti nel commercio all’ingrosso e al dettaglio di metalli e oggetti preziosi, hanno appurato l’esistenza di una rete societaria, riconducibile al medesimo dominus, che si avvaleva della collaborazione della figlia per la gestione degli affari.
Del gruppo faceva parte anche una società la cui sede legale era stata artificiosamente trasferita a Lugano, per beneficiare di un trattamento fiscale più favorevole.
Durante le indagini è anche emerso che una società aveva subito il depauperamento del proprio patrimonio, distratto a vantaggio di società estere, determinando una crisi di insolvenza tale da provocarne il fallimento.