“Con i nuovi finanziamenti per la linea C – ha dichiarato – possiamo dire che la chiudiamo qui. Abbiamo risorse e lavori per i prossimi 10 anni per arrivare fino a “Farnesina”. Voglio ringraziare il Governo e la presidente Meloni per aver accolto le richieste di Roma. I fondi stavano già nel Documento di programmazione 2023 ma qualcuno, colpevolmente, li aveva tolti. Meloni li ha rimessi. Era importante – ha proseguito Patanè – arrivare fino a Farnesina perché se le talpe fossero state inserite a Clodio avremmo tirato fuori per 10 anni milioni di metri cubi di terra in una zona urbanizzata.
“Nel bilancio 2024 chiederemo anche i finanziamenti per i prolungamenti delle linee A e B della metropolitana. A gennaio – ha sottolineato l’assessore – parte la gara per la tramvia Tva (Termini-Vaticano-Aurelio). Probabilmente anche per la linea tranviaria Verano-Tiburtina. Procede poi il lavoro sul capitolato della linea Togliatti. Nella seconda metà del 2023 partiranno i cantieri per i nuovi tram.
“Intanto, stiamo per chiudere l’accordo Comune-Atac sul piano economico-finanziario per il nuovo contratto di servizio. Evidentemente servivano risorse in più. Quindi abbiamo messo 100 milioni di euro in più all’anno, passando da 560 milioni a 660”.
Infine, una stoccata sulla scarsità dei fondi destinati a Roma per i trasporti.
“Non è possibile – ha concluso Patanè – che la Capitale del Paese in termini pro-capite, abbia 87 euro a cittadino come quota di ripartizione del Fondo nazionale dei trasporti. I cittadini di Milano arrivano a 233 euro a persona. È una vergogna. Le corse che facciamo ce le vogliono almeno pagare?”.