A Natale fu la variante Omicron a svuotare gli hotel. A Pasqua forse sarà la guerra in Ucraina a tenere lontani da Roma i turisti stranieri. Russi, certo, ma anche americani, giapponesi, cinesi e arabi, ossia quelli che spendono di più. Con perdite che potrebbero aggirarsi attorno al mezzo miliardo di euro. È quanto comunica Federalberghi Roma in una nota stampa. Le prenotazioni pasquali – si legge nella nota – sono del tutto saltate, quelle già effettuate sono state annullate. Eppure dopo due anni di crisi pandemica, il periodo pasquale era considerato centrale per le imprese romane del settore turismo. Tra il venerdì santo e la Pasquetta, soltanto gli hotel incassano un quarto delle entrate di tutto l’anno: prima del Covid c’era un giro d’affari di oltre mezzo miliardo di euro, che toccava gli 850 milioni di euro considerando anche l’extralberghiero, la filiera dei fornitori. Attualmente a Roma sono aperti meno di 500 hotel su 1.200.
08/03/2022