Ha convinto il parroco e la parrocchia del quartiere in cui vive, Don Bosco di Roma, a partecipare ad una maxi raccolta fondi fruttata ben oltre 10mila €, con tanto di gruppo social pubblico in cui rilanciare le iniziative, per curare la figlia che all’epoca dei fatti aveva quasi 3 anni (in realtà del tutto sana!) che a suo dire sarebbe stata invece malata di tumore e bisognosa di costose cure mediche da effettuare presso una struttura sanitaria di Forlì, in Emilia Romagna. Una malattia inesistente e totalmente inventata, almeno così sostiene la Procura di Roma che ha chiesto ed ottenuto nei giorni scorsi il rinvio a giudizio di un uomo romano 46enne, ora sotto processo per truffa aggravata, smascherato dopo che una donatrice ha telefonato al centro oncologico e scoperto la verità. Il parroco avrebbe utilizzato le elemosine dei fedeli per ‘aiutare’ l’uomo. La raccolta fondi risale al 2015 e il 46enne – ora sotto processo – avrebbe addirittura preparato documenti medici falsificati per rendere credibili le sue pretese economiche e la sua storia. A giorni è attesa la prima udienza.
31/01/2022