Presidente, una promessa al territorio, un progetto che conta di portare a termine entro la fine della prossima consiliatura. “Abbiamo elaborato un programma dettagliato, con dieci obiettivi nei primi cento giorni e che riguardano tutto il territorio, ma se c’è una priorità che mi sta a cuore e che è possibile, ora che si apre una nuova fase con Roberto Gualtieri in Campidoglio, è intervenire sulle problematiche del quartiere San Lorenzo. Il tema va declinato cercando di conciliare la vita notturna e il diritto al riposo dei cittadini. Oltre ai controlli, come previsto nel programma, va migliorata l’offerta commerciale con un intervento risolutivo sulle attività produttive del quartiere, bisogna far spazio a commercianti dediti non esclusivamente alla somministrazione. Penso ad esempio agli artigiani del San Lorenzo District: è una iniziativa da implementare per restituire ai residenti gli spazi pubblici. Bisogna allo stesso tempo riqualificare il mercato e portarlo in sede propria e rimodulare e riqualificare Piazza dell’Immacolata. San Lorenzo non deve essere il luogo in cui si va soltanto di notte a sballarsi”.
Quali le priorità per i primi cento giorni? “Le abbiamo definite nel programma. Inaugurazione del centro sportivo di via Como. Apertura del parco archeologico di via Cesare De Lollis. Avvio delle gare di tre opere importanti: biblioteca di via della Lega Lombarda; pedonalizzazione di viale XVII Olimpiade; pedonalizzazione di piazzale del Verano. Realizzazione e pedonalizzazione Piazza Mincio. Apertura di un laboratorio di avviamento professionale per donne vittime di violenza in Via Aldrovandi. Apertura di un magazzino della solidarietà in un immobile confiscato alla mafia in Via Antonio Micheli. Avvio degli stati generali della cultura per la costituzione del distretto culturale del II Municipio. Elezione del consiglio dei giovani. Avviamento dei lavori per la riqualificazione del mercato di Piazza dei Vespri Siciliani e per la sua trasformazione in mercato in sede propria. Apertura del centro culturale in via dei Sardi 35 per bambini ed adolescenti, con la riattivazione del Bibliopoint”.
Arriva a questo secondo mandato con una coalizione ampia. Di conseguenza parte con una maggioranza forte ma fatta di molte anime diverse: come le terrà insieme? “Il sostegno alla presidenza si basa su un programma elettorale, presentato formalmente e firmato al momento della consegna e accettazione delle liste. Sarà quello il faro conduttore, il minimo comun denominatore, per tutta la coalizione perché è quello l’impegno che abbiamo preso con i nostri elettori, una proposta di governo collegata anche al programma del sindaco”.
Come regolerà i rapporti con le opposizioni, e in particolare con coloro che erano nella sua maggioranza (come Caterina Boca) e ora siedono tra gli scranni della Civica di Calenda? “Il dialogo con le opposizioni sarà sempre di riconoscimento reciproco dei ruoli, l’opposizione ha la sua importanza, rappresenta gli elettori che non ci hanno votato e che sono comunque cittadini del II Municipio. Ci deve essere dialogo e rispetto, ma è chiaro che abbiamo l’obbligo verso i nostri elettori di realizzare quello che abbiamo promesso, su quello non faremo passi indietro. Sul resto siamo aperti all’ascolto e con gli eletti di Calenda, da parte mia, c’è anche un interesse maggiore al dialogo e al confronto sui temi: hanno affermato che faranno una opposizione costruttiva e quindi misureranno le proposte da sostenere in base al merito. Mi sembra un approccio corretto, e non c’è da nascondere che c’è una vicinanza maggiore”.