In numerose strutture, in riva al mare o al lago, i carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazione hanno rilevato irregolarità sul rispetto di una o più delle regole anti-contagio da coronavirus: corretto distanziamento degli ombrelloni, uso di dispositivi di protezione individuale e mascherine facciali, presenza di dispenser per la disinfezione delle mani, dei sistemi per la rilevazione della temperatura corporea e delle informazioni per la clientela, etc.
CONTROLLI DEI NAS SUGLI STABILIMENTI BALNEARI: 21 CHIUSURE E 17 DENUNCE
I controlli dei Nas sugli stabilimenti balneari, portati avanti in tutta Italia, hanno portato anche a 21 chiusure a causa di “gravi carenze igienico sanitarie riscontrate nelle aree adibite alla ristorazione, alla preparazione dei pasti e alla conservazione degli alimenti”. Sono 17 le persone denunciate all’autorità giudiziaria e 217 a quella amministrativa; oltre 1,3 tonnellate di generi alimentari – principalmente pesce – sono state sequestrate, per un valore di circa 77mila euro.
REGOLE ANTI COVID NON RISPETTATE IN NUMEROSI STABILIMENTI CONTROLLATI
Le 351 violazioni complessive contestate dai Nas agli stabilimenti balneari, per un ammontare di sanzioni pari a 202mila euro, hanno riguardato numerosi episodi di inosservanza della normativa per la prevenzione della diffusione del Covid 19. In particolare “l’assenza di cartellonistica informativa per gli avventori e la mancanza delle periodiche pulizie e sanificazioni“, si legge in una nota stampa del Nas.
“In molti casi, sono stati scoperti alimenti, pronti per la somministrazione alla clientela, in cattivo stato di conservazione, scaduti di validità, privi di qualsiasi indicazione utile a stabilirne le origini e la tracciabilità o sottoposti ad arbitrarie procedure di congelamento, senza seguire le corrette procedure stabilite dai piani di autocontrollo”.
“Inoltre – continua la nota del Nucleo Anti Sofisticazione – talune violazioni hanno interessato carenze igieniche e strutturali degli ambienti e dei locali adibiti alla preparazione e somministrazione dei pasti, spesso rimediati in spazi ristretti, privi dei minimi requisiti per garantire condizioni ottimali di funzionamento, interessati da sporco pregresso e non sottoposti alle manutenzioni ordinarie e straordinarie”.