180 milioni di euro concessi nel 2018 dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti alla società Roma Metropolitane per svolgere lavori di ammodernamento sugli impianti antincendio delle linee delle metro A e B potrebbero tornare al mittente. Il Comune di Roma per utilizzare i fondi del Mit dovrebbe avviare un bando entro fine anno. La municipalizzata che dovrebbe essere incaricata di svolgere la funzione di stazione appaltante è Roma Metropolitane, ma c’è un però: è stata messa in liquidazione a ottobre 2019 e non potrebbe svolgere tale compito.
FONDI FERMI DAL 2018
Le risorse per i lavori sono stati stanziati da molto tempo: risale al 2018 il decreto con il quale il ministro Del Rio assegnava alla capitale 425 milioni, nei quali erano inclusi anche i 184 milioni per gli interventi di adeguamento delle banchine in galleria, degli impianti di alimentazione elettrica e di quelli antincendio. Le altre risorse erano state assegnate per l’acquisto di 14 treni, la manutenzione straordinaria del materiale rotabile, il rinnovo di quello della tratta Anagnina- Ottaviano, la realizzazione di un sistema di controllo per il traffico treni e l’acquisto di pannelli informativi per gli utenti. Dall’assessorato alla Città in Movimento del Comune di Roma è arrivata una smentita sul rischio di perdita dei fondi, motivata dal fatto che nel 2019 è stata siglata una convenzione tra il Comune di Roma e il Mit. La firma dell’intesa prima della messa in liquidità di Roma Metropolitane, avrebbe scongiurato la perdita dei fondi. Le risorse per far partire la progettazione definitiva degli interventi sono state già impegnate, e a breve partiranno le gare per l’assegnazione dei lavori, che dovrebbero partire in autunno.
La smentita dell’assessore Calabrese
Un secca smentita alla notizia di una possibile perdita dei finanziamenti per i lavori di adeguamento antincendio delle due linee metropolitane di Roma è arrivata anche dell’assessore alla Città in Movimento Pietro Calabrese. ”Chiariamo subito una cosa – racconta il vicesindaco – i fondi per l’adeguamento antincendio delle metro A e B non andranno persi. La convenzione per l’assegnazione di queste risorse a Roma Capitale è stata firmata a gennaio 2019 ma è diventata esecutiva ad aprile 2019. La prima tranche di finanziamenti è arrivata solo a settembre 2019”. Il titolare dell’assessorato alla Città in Movimento ha continuato afferma che: ”In meno di due anni, in una situazione estremamente complessa e con la necessità di svolgere una ricognizione minuziosa sullo stato delle linee, siamo riusciti a completare la progettazione definitiva, con alcuni residui marginali relativi agli impianti idrici. Parliamo di interventi molto complessi, tra i primi in applicazione della nuova normativa antincendio su così vasta scala, a delle metropolitane esistenti. Parliamo appunto di una nuova norma. Di un nuovo organismo di controllo. Di un processo amministrativo locale e nazionale da costruire da zero e così abbiamo fatto”.
Calabrese ha concluso affermando che:“Sarebbe stato tutto più semplice se avessimo avuto un documento che attestasse lo stato degli impianti. O che attestasse esplicitamente le deroghe concesse al tempo della realizzazione delle Linee A e B. Ma invece nulla. Manco un decente archivio siamo riusciti ad ereditare da quelli di prima. Abbiamo dovuto ricostruire tutto da zero. Un lavoro immane, per cui qualcuno dovrebbe anche spiegare come mai quegli atti siano spariti nel nulla..”. Da Roma Metropolitane, interpellata dal Caffè di Roma sulla questione, invece non sono arrivate risposte. Rimaniamo in attesa.