LA CHIUSURA DELLA STRADA
A decretare la chiusura, il crollo di un pezzo della strada nei pressi del cantiere di demolizione della ex clinica San Giorgio. A far luce sulla vicenda, il consigliere Dem Julian Colabello del 14 Municipio che il 7 maggio ha convocato per la seconda volta la Commissione Trasparenza (dopo la precedente, andata deserta). “L’Assessore Municipale ai Lavori Pubblici non si è nuovamente presentato. L’Ufficio tecnico (municipale) ha riportato che è crollato il muro originale che supportava la strada in corrispondenza con il cantiere di demolizione e ricostruzione dell’ex clinica San Giorgio. L’Acea è intervenuta due volte per riparare un guasto idrico sul medesimo tratto” riferisce Colabello.
IL RIMPALLO DI RESPONSABILITA’
Ed è rimpallo di responsabilità sulle origini del cedimento. “È in atto una controversia tra Acea e cantiere sull’origine nel crollo e della perdita – ha aggiunto – se sia stato il crollo a generare la rottura delle tubature idriche oppure se quest’ultima fosse preesistente e la perdita abbia fatto sì che crollasse il muro di contenimento della strada”. Alessandro Volpi, consigliere municipale M5S ha dichiarato che “una tubatura di Acea ha ceduto accanto al cantiere di una ditta privata ed è venuto giù anche parte del marciapiede. Acea deve fare una verifica con georadar per verificare che la perdita non abbia causato altri danni nel sottosuolo. Per riaprire la strada bisogna avere dalla ditta privata che ha costruito quella paratia successiva a ridosso del marciapiede, una certificazione di sicurezza, senza la quale non si può riaprire la strada”.
LE IPOTESI PER LA RIAPERTURA
Sulla riapertura (al momento) nessuna data certa. “Acea ha effettuato le indagini georadar nel sottosuolo e la verifica è stata positiva, per cui ora la strada è sicura e quindi si potrebbe riaprire. L’ufficio tecnico ha detto che è stata coinvolta la commissione stabili pericolanti del dipartimento per verificare la situazione e dare l’ok alla riapertura, che potrà avvenire a fine mese o inizio giugno. Nessuno ha saputo spiegare perché ci siano voluti 3 mesi.”, afferma ancora Colabello, che ha ricevuto in Commissione sia i progetti del cantiere dell’ex clinica San Giorgio sia del cantiere di un palazzo accanto dove è in corso una ristrutturazione con sopra elevazione. “Continueremo a monitorare la situazione per capire se finalmente si riesce a riaprire questa strada nel frattempo che si chiariscono le responsabilità dei vari enti e privati coinvolti. Rimane il grave danno per i residenti”. conclude Colabello.
LA PAURA DEI CROLLI TRA I RESIDENTI
Come testimonia Giacomo, un residente, alla mancanza di parcheggi sotto casa si aggiunge “la preoccupazione di cose più serie, stando in un quartiere in cui ci sono già stati dei crolli, palazzine che sono state evacuate, strade chiuse per mesi, anni; ovviamente noi abitiamo in una palazzina dei primi del ‘900 che è stata ricostruita, in cui ci sono vari lavori in corso e siamo un po’ preoccupati”.