LA DISTRUZIONE DEL MANUFATTO STORICO
Un manufatto storico distrutto dalla ruspa per attuare il prolungamento dell’attuale parco lineare, suscitando un vespaio di polemiche. “Il prolungamento, progettato anni fa, si sta finalmente realizzando in campagna elettorale, da parte del Comune – ha deplorato Julian Gareth Ciolabello, consigliere PD del parlamentino locale – era una delle opere realizzate dai pazienti, operatori e personale medico negli anni della “chiusura” del manicomio a seguito della riforma Basaglia. Forse valeva la pena conservarla o rilocalizzarla”.
LE ORIGINI DELLA FONTANA
A ricostruire le origini della fontana distrutta che ha fatto il giro sui social, anche Massimiliano Taggi del Comitato “Si può Fare”: “i nostri politici del Municipio non sanno da dove viene quella fontana, come le molte del Parco del S. Maria della Pietà. A me l’ha raccontato tante volte Adriano Pallotta, infermiere per 40 anni al Manicomio – si legge in un suo post – infermieri e pazienti iniziarono a costruire fontane con materiali poveri, a volte realizzando mosaici con pezzi rotti di piastrelle. E quante volte le abbiamo ripulite e usate come scenario per una performance teatrale”.
LE SPIEGAZIONI DEL MUNICIPIO
“Per più di 30 anni era stata sommersa completamente dai rovi e non c’erano carte che ne indicavano la posizione. La base di cemento era deteriorata, non era possibile uno spostamento in blocco e il cemento si sarebbe frantumato provandoci – spiega Alessandro Volpi, consigliere M5S del XIV Municipio – non sarebbe inoltre stato possibile lasciarla o ricollocarla sul posto in quanto era proprio in mezzo alla sede dove si realizzerà la nuova pista ciclabile, nel cui progetto è previsto anche il nuovo marciapiede di collegamento tra Santa Maria della Pietà e S.Filippo e tali infrastrutture non potrebbero subire una deviazione. Il cantiere è del Dipartimento mobilità e sulla base delle valutazioni della sovrintendenza capitolina e della soprintendenza statale è stato autorizzato l’abbattimento della fontana”.
L’INTERROGAZIONE AL PRESIDENTE CAMPAGNA
Il consigliere municipale FDI, Massimiliano Pirandola, ha rivolto un’interpellanza ed un’interrogazione ad Alfredo Campagna, presidente del parlamentino locale a trazione grillina: “che si è detto dispiaciuto di essere stato costretto all’abbattimento, autorizzato dall’architetto competente – dichiara Pirandola – il mio parere è che si sarebbe potuta conservare ed installare altrove. Visto che si riesce a spostare persino le opere faraoniche di migliaia di anni fa”.