LE AGGRESSIONI – La struttura situata alle spalle di Largo Gaetano la Loggia e a poca distanza dal quartiere di Monteverde, sarebbe stata presa d’assalto sia il lunedì che martedì. Se nel primo caso la lite con la dipendente comunale sarebbe dipesa da un’incomprensione, nell’ultimo episodio si sarebbe trattato di un cittadino in balia dei fumi dell’alcol. Un testimone dell’episodio, ci racconta questo: “La persona si comportava in maniera strana fin dall’inizio, forse perché aveva bevuto. Penso che la lite sia scaturita per futili motivi, probabilmente non si sono capiti la persona e l’impiegata comunale. La reazione è stata brutta, poiché la persona si è arrampicata sulla balaustra divisoria degli sportelli, arrivando a spintonare la signora addetta allo sportello e la scrivania su cui lavorava. Ho avuto molta paura a vedere quella scena”.
IL VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO MARCO PALMA SCRIVE AL PREFETTO – Una situazione che non è passata inosservata a Marco Palma, Vicepresidente del Consiglio del Municipio XI di Roma Capitale, che in merito avrebbe scritto l’ennesima lettera, questa volta indirizzata al Prefetto di Roma. Nella pec, il consigliere di Fratelli d’Italia menziona che “da quando il servizio sociale è stato trasferito, nei locali di via Portuense non c’è più la presenza fisica della vigilanza privata”. Riporta anche una condizione drammatica negli Uffici comunali del territorio, segnalando come “sia possibile il verificarsi di atti di questo tipo anche negli altri sportelli di Marconi e Corviale, aggregando un sensibile numero di persone”. Oltretutto, scrive che “la sicurezza del personale al lavoro non può dipendere dall’attendere che provvedimenti burocratici, piuttosto che la sola produzione degli stessi, possano essere definiti per dare risposta a un’esigenza così urgente”. Ecco allora la richiesta al Prefetto di Roma, ovvero “la presenza fisica della Polizia locale come accadeva anni fa, che potrebbe rappresentare un’azione di prevenzione e deterrenza significativa anche di supporto di natura psicologica a beneficio dei lavoratori, in un servizio di presidio che potrebbe essere attivato durante gli orari di apertura al pubblico degli Uffici comunali”.
LA RICHIESTA DI UN PRESIDIO DELLA POLIZIA LOCALE – In merito a tutto ciò, lo stesso Marco Palma ci dice: “Stiamo predisponendo una serie di atti da destinare sia al Consiglio che altrove, in ottemperanza alle responsabilità derivanti dal DL81 e nello specifico l’articolo 28, nel quale si sottolinea che la valutazione deve riguardare ‘tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari’. A supporto poi dell’importanza di valutare e gestire correttamente questa tipologia di rischio, da parte dei Responsabili di Servizio Prevenzione e Protezione e delle figure del Sistema Sicurezza, si è espressa anche l’Europa. La parolina ‘tutti’ è stata inserita già nel D.Lgs.626/94, dopo che l’Italia era stata condannata dalla Corte di Giustizia europea. E’ da tempo che chiediamo la presenza presso gli uffici anagrafici della Polizia Locale. La loro presenza è, almeno, un deterrente oltre a rappresentare condizioni di lavoro più serene per il personale operativo presente sia a Via Portuense 579 che presso le sedi decentrate di Marconi e Corviale. Le ultime due aggressioni in tre giorni evidenziano tutta la gravità del momento che non può e non deve sottostare a prassi burocratiche lente ed inconcludenti, bensì a decisioni che tutelino le persone. Nella nota che ho inviato al Prefetto di Roma, chiedo un intervento presso il Sindaco ed il Comandante Generale della Polizia Locale, proponendo quanto sosteniamo da anni. Fino ai primi anni 2000, questa era la prassi in quasi tutti gli uffici Municipali. L’ideale, almeno presso la sede anagrafica centrale e fino al suo trasferimento, sarebbe quello di aprire una postazione dedicata, una sorta di ufficio decentrato proprio come quello presente a Via Volpato, magari più visibile: la presenza della Polizia Locale, in particolare, presso le sedi operative anagrafiche”.