Il 5 Novembre di fronte alla scuola Formato a Castel di Leva, centinaia di genitori si sono dati appuntamento per protestare in merito alle condizioni in cui versa l’Istituto dei propri figli e soprattutto chiedere una risposta alle tante promesse non mantenute da parte della dirigenza scolastica e dell’amministrazione municipale e regionale. Alla protesta, oltre ai genitori, erano presenti le forze dell’ordine e i consiglieri municipali Alessandro Lepidini (PD) e Massimiliano De Juliis (FDI). Andrea Camorrino, Presidente del Consiglio d’Istituto racconta al Caffè : “La scuola Formato è un punto di riferimento per tutto il quartiere” e continua Daniela Brannetti, mamma di uno dei ragazzi “Abbiamo dei docenti fantastici e preparatissimi”. Ed entrambi confermano “Solo grazie alla passione dei docenti ed all’impegno di noi genitori la scuola è in piedi” dichiarando, però, infine: “ Nonostante tutto siamo stati abbandonati”. L’abbandono si ripercuote necessariamente sul numero di studenti che ogni anno si iscrive alla Formato ed al numero di docenti che rifiuta di prendere un incarico per la scuola, con la conseguente mancanza di docenti, soprattutto di sostegno. Da una parte, la scuola versa in una condizione di estremo degrado e necessita di una manutenzione importante delle sue strutture: dal cortile all’atrio, alle piante fino all’intero sistema antincendio. Camorrino racconta: “Un anno fa, nel 2018, abbiamo richiesto autonomamente un sopralluogo dei Vigili del Fuoco, che hanno provvisoriamente transennato e puntellato il muro. Preso atto della situazione, abbiamo parlato con i tecnici municipali e ci è stato assicurato, nero su bianco, un finanziamento di 600 mila euro per rimettere finalmente la scuola a norma”. Anche il consigliere Alessandro Lepidini a Luglio ha inviato un’interrogazione per comprendere lo stato dei lavori, dalla quale fu evinto che la progettazione dei lavori ancora non era pronta e sarebbe giunta entro l’anno. Lepidini commenta contrariato “Sulle priorità non ci si addormenta”. Tuttavia, arrivati a Novembre 2019, l’unico intervento è stato un muro di cartongesso posizionato di fronte ai puntellamenti. Camorrino commenta deluso: “Ci sentiamo presi in giro.” Il consigliere De Juliis, a sua volta, riferisce . “La burocrazia può anche essere lenta, ma qui c’è una responsabilità politica. L’Assessore ai lavori pubblici Maiolati non è pervenuto”. Lepidini aggiunge: “Farò una nuova interrogazione per capire cosa se ne è fatto dei fondi. Ci sono ancora o si sta aspettando un nuovo finanziamento?” La scuola, inoltre, per mancanza di alunni, ha dovuto subire un accorpamento alla Frignani di Spinaceto, a circa 10 km di distanza. De Juliis sottolinea: “Hanno trattato gli studenti come semplici numeri”. Una scelta migliore, sarebbe stata in effetti quella di accorpare la scuola ad un istituto più vicino, come ad esempio a Fonte Laurentina, ma la Regione ha deciso in base al numero di utenti delle due scuole. Daniela Brannetti si sfoga: “Dopo l’accorpamento siamo stati completamente emarginati”. Il consiglio di Istituto, infatti, è decaduto, e nessun rappresentante della Formato aveva la possibilità di denunciare le necessità e le priorità della propria scuola alla Frignani. De Juliis ha promosso la firma di un documento, approvato all’unanimità, attraverso il quale si richiedeva la presenza del Preside e della segreteria almeno una volta a settimana nella scuola per garantire un maggiore contatto con la realtà effettiva dell’istituto. Rispetto alla situazione critica, l’Assessore alla scuola Carmela Lalli dichiara: “Abbiamo chiesto alla regione di accorpare la scuola alla De Finetti, più vicina, oppure di tornare all’autonomia. Stiamo aspettando una risposta”. Un ulteriore problema non affrontato è stato quello della presenza dei topi. Camorrino riferisce che, dopo gli interventi inconsistenti della primavera, rispetto ai quali era stato risposto inizialmente dal Municipio che non vi erano i soldi sufficienti per intervenire, il Comitato dei genitori ha richiesto autonomamente l’intervento della ASL e dei Nas, che hanno attualmente preso in carico la situazione. La protesta del 5 Novembre ha però garantito un contatto concreto con il Preside della Frignani, il quale si è mostrato molto aperto alla risoluzione dei problemi riferiti dai genitori. Camorrino riferisce: “Sono positivo, in cinque giorni si è convocato un consiglio straordinario con gli assessori Lalli e Maiolati ed il Preside per risolvere la situazione” ma commenta ancora: “Se i rapporti con il Preside sono migliorati, quelli con il comune di Roma sono nebbiosi. La situazione non è un problema del singolo assessore, è un problema di tutti. O c’è l’incapacità o c’è la cattiva fede”.
Valeria Boccardi
16/11/2019