Un provvedimento di sequestro di beni mobili e immobili è stato eseguito dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, su disposizione del G.I.P. presso il locale Tribunale, a seguito di richiesta della Procura della Repubblica capitolina, nei confronti di 4 persone indagate per l’ipotesi di reato di truffa aggravata ai danni dello Stato. Anche due librerie di Roma nel mirino delle indagini.
Le indagini della Guardia di Finanza hanno permesso di scoprire un sistema fraudolento tramite il quale il bonus veniva “monetizzato”, ovvero convertito in denaro, anziché essere speso per l’acquisto di beni e servizi.
Il Bonus Cultura 18app è un contributo dell’ammontare di 500 euro destinato ai 18enni per acquisti di prodotti culturali quali libri, CD musicali, biglietti e abbonamenti per concerti, stagioni teatrali, cinema, musei, monumenti, parchi, corsi di musica, recitazione e lingua. In nessun modo il bonus può essere convertito in denaro, ma può essere solo utilizzato per gli acquisti dei beni citati nei negozi e circuiti abilitati.
Sul sito ministeriale è specificato “Diffida da chiunque ti offre denaro o altri beni in cambio del tuo Bonus Cultura. La compravendita del Bonus è un reato.”
Proprio sulla possibilità di convertire il Bonus Cultura in denaro contante verteva la frode scoperta dalla Guardia di Finanza.
Gli indagati attraverso i social network, tramite profili Facebook e Instagram creati ad hoc, proponevano la monetizzazione del voucher ai neo-diciottenni beneficiari del bonus, tenendo ovviamente per sé una parte come compenso per l’intermediazione con alcune librerie complici.
Dagli accertamenti svolti è emerso che 2 librerie di Roma, accreditate dal Ministero per accettare acquisti attraverso il bonus, simulavano l’acquisto di libri al fine di incassare il contributo ministeriale. I titolari delle librerie provvedevano quindi ad inserire i voucher nella piattaforma informatica del Ministero, richiedendo il rimborso integrale dell’importo. A quel punto versavano parte del contributo in denaro sia ai procacciatori che ai giovani compiacenti.
Il sistema fraudolento ha permesso di conseguire l’indebito rimborso di 3.527 voucher, pari a circa 960.000 euro.
La fine del Bonus Cultura 18app
Il Bonus Cultura istituito dalla Legge di Stabilità 2016 dall’allora Governo Renzi dal prossimo anno non sarà più in vigore.
Con la legge di Bilancio 2023, la 18App è stata sostituita da due carte: la Carta Cultura Giovani e la Carta del Merito, di 500 euro cadauna e cumulabili tra loro.
La Carta Cultura Giovani sarà rivolta ai diciottenni appartenenti a nuclei familiari con Isee non superiore a 35.000 euro, e non più indistintamente come prima. La Carta del Merito sarà un premio, senza limiti di reddito, destinato a chi ha ottenuto 100 o 100 e lode alla maturità.
I giovani nati nel 2004 che hanno compiuto 18 anni nel 2022 dunque saranno gli ultimi a poter usufruire del vecchio Bonus Cultura. E nemmeno tutti. Infatti il termine per potersi iscrivere alla piattaforma del Bonus Cultura 18app era il 31 ottobre 2023, ma da alcuni giorni campeggia un annuncio sulla pagina dell’applicazione che comunica l’esaurimento dei fondi del plafond:
“Si comunica che il plafond previsto dall’articolo 1, comma 357, della legge 30 dicembre 2021,
n. 234, quale limite massimo di spesa, è esaurito.
Si rappresenta, pertanto, che la Piattaforma non consente più registrazioni”
Ne consegue che non tutti i maggiorenni nati nel 2004 avranno la possibilità di accedere ai fondi.
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