LA PIAZZA E LA PREFERENZIALE – Alla conclusione delle indagini archeologiche (febbraio 2020) sul futuro della piazza c’era ancora incertezza. Il vecchio progetto prevedeva una grande vasca e un megaschermo mentre, ad oggi, ci si sarebbe limitati ad un giardino attrezzato con panchine e giochi per bambini. Un progetto che comunque non ha visto il parere del territorio, da tempo in attesa di esprimersi. Sull’intervento incide anche il progetto della nuova preferenziale sul viale, che potrebbe prendere il via prima della conclusione dei lavori. Un intervento che eliminerebbe centinaia di posti auto (abusivi) nello square centrale, un problema non di poco conto soprattutto con l’eliminazione dei posti auto sulla piazza (per far posto al cantiere) e con l’alternativa rappresentata dagli stalli a rotazione del PUP ancora in via di realizzazione.
IL PROGETTO E IL MUNICIPIO XI – Anche la passata amministrazione municipale (M5s) poco prima di arrivare al commissariamento nel 2019 si era espressa negativamente rispetto alla volontà del Campidoglio (sempre targato 5Stelle) che ha proseguito con l’iter. Positiva invece la posizione assunta dal Presidente Lanzi che ha parlato di un’opportunità “importante per togliere piazza della Radio dal degrado in cui è stata lasciata per tutti questi anni e per restituire ai residenti di Marconi una piazza riqualificata, sicura e vivibile”. Il centrodestra, appoggiato anche dagli esponenti capitolini, resta contrario a questa iniziativa. Da FdI il consigliere Capitolino Federico Rocca e i municipali Valerio Garipoli e Marco Palma, parlano della necessità di un passaggio in commissione sul restyling della piazza: “Nel 2020 – spiegano – eravamo commissariati ed il Municipio XI non si è espresso. Per questo abbiamo richiesto con un’interrogazione la verifica dei pareri sul progetto, sui tempi e sull’impatto del cantiere sul quartiere”. La Lega ha lanciato una petizione contro l’opera, puntando il dito contro il taglio dei parcheggi per la preferenziale: “I residenti saranno costretti a valutare l’acquisto di un posto auto. Poi – proseguono il consigliere comunale Fabrizio Santori e i municipali Daniele Catalano ed Enrico Nacca – ci preoccupa la gestione dell’area verde in superficie poiché gli esempi di Via Lari a Magliana e Piazza Cavalieri a Vigna Pia ci insegnano che il privato e il comune non riescono a portare a termine l’acquisizione a patrimonio dell’area e pertanto si rischia una perdita di fruibilità per i cittadini”. Dal Pd il capogruppo municipale, Claudio Barocci, ricalca la posizione del minisindaco e parla di un’opera “fondamentale per il quartiere, per i residenti e per le attività commerciali – e ancora – finalmente una razionalizzazione dei parcheggi. Da destra assistiamo al solito teatrino demagogico. Trovo inutile la raccolta firme in quanto non potrà incidere sull’opera. È l’ennesima presa in giro ai danni dei cittadini”.