Al responsabile tecnico Ama.
“Non sappiamo proprio come far capire alle autorita’ che i ciclisti sono obbligati per legge(Art.143 Cds) e per velocita’ a pedalare sulla destra della carreggiata stradale in prossimita’ della banchina.Buche,radici,asfalto malmesso,arbusti laterali,tombini affossati con caditoie trabocchetto ed in buona compagnia ci sono anche le spazzatrici AMA selvagge.Raccolgono qualche pezzo di carta e lasciano di tutto,vetri compresi.Eppure,NOI CICLISTI ESISTIAMO,ci lamentiamo, ma siamo cosiderati come insetti.Vergogna. I ciclisti, in questa scia di nefandezze lasciate dalle spazzatrici romane,oltre a forare continuamente,rischiano di scivolare come sul ghiaccio in direzione degli automezzi piu’ veloci e pesanti.I nostri inviti(ultima comunicazione è del 20 2 2020) a rivedere la tecnologia delle spazzatrici romane sono cadute nel vuoto.Cambiano i direttori ma l’AMA peggiora sempre di piu’. Purtroppo, i ciclisti si devono adattare allo stato delle cose ma,certamente,la Capitale d’Italia,non ci fa’ bella figura. Gianfranco Di Pretoro, Federazione ciclistica italiana Lazio. Responsabile piste ciclabili e sicurezza Roma, 21 2 2022”.