L’INIZIATIVA E I SUOI RISVOLTI – Promotore dell’iniziativa è stato Fabrizio Cittadini, genitore residente nel quartiere Torrino Mezzocammino. “Ad oggi – spiega – siamo già a 600 firme, soltanto nei primi 2 giorni ne sono arrivate quasi 250”. Il percorso che ha portato alla sua proposta ha avuto inizio circa un anno fa, con un referendum rivolto a famiglie e alunni, in cui venivano proposti tre nomi per il plesso. “Questo – aggiunge Cittadini – perché l’Istituto Comprensivo Fiume Giallo ha sede in via Fiume Giallo e ciò generava una confusione nei nomi, ma soprattutto per dare un’identità all’Istituto che si era formato. E la scelta è ricaduta su Teresa Sarti perché la scuola lavora con i volontari di Emergency da anni. Nel piano formativo hanno gli incontri con i volontari, in cui fanno delle lezioni di educazione civica, parlano di diritti, tutela della salute, cura, accoglienza, integrazione, argomenti propri di Emergency che si integrano con l’istruzione scolastica”.
LE ALTRE PROPOSTE AVANZATE – Tuttavia, in una prima fase, erano stati proposti i nomi di altre tre figure femminili: la scrittrice Laura Bassi, la poetessa Alda Merini e Tea Bonelli, editrice e disegnatrice italiana. Inizialmente quest’ultimo sembrava essere il nome prescelto, una decisione motivata da aspetti legati all’identità di Torrino Mezzocammino, noto come ‘il quartiere dei fumetti’. È il Comitato di Quartiere ad evidenziare quest’ultimo aspetto. “Se proprio dovessimo scegliere saremmo con chi ritiene che dovrebbe essere intitolata a un fumettista, per una questione di coerenza – spiega Francesco Aurea, Presidente del CDQ – anche perché le scuole stesse hanno a che fare con i fumetti: c’è la scuola ‘Lupo Alberto’, la ‘Sergio Bonelli’, sono tutte scuole che hanno il nome del plesso riferito o a un fumettista o a un personaggio dei fumetti”. “Il vero nome di Tea Bonelli sarebbe Aristea Bertasi – spiega invece Cittadini – doveva essere rispettato il nome della persona da nubile. Inoltre abbiamo già una piazza e una biblioteca scolastica con quel nome, mentre la scuola primaria si chiama ‘Sergio Bonelli’, quindi si sarebbe generata anche confusione in questo senso”. Si è trattato di “un’imprecisione in buona fede”, come spiega Cittadini, dato che il nome di Tea Bonelli “era stato scelto coscientemente, poi si è scoperto che, per un vizio non voluto da nessuno, non è perseguibile”.
IL CONSENSO DELLE ISTITUZIONI – L’iniziativa è stata accolta favorevolmente anche dalle Istituzioni. La Presidente del IX Municipio Titti Di Salvo e l’Assessora alla Scuola, Paola Angelucci, si sono dette entusiaste dell’istanza sollevata da Cittadini. “Il fatto che si guardi a un nome che ha fatto la storia contemporanea dei rapporti umani e internazionali fa crescere il senso di comunità – ha dichiarato Angelucci in proposito – per cui noi abbiamo accolto con piacere questa proposta, che chiaramente deve essere valutata dal Consiglio di Istituto e dal dirigente scolastico”. “A Roma oltretutto – ha concluso l’Assessora – sono poche le donne che hanno qualcosa intitolato. Siamo anche entusiaste di dare dei nomi di donne ai luoghi della città, in modo che siano ricordate”. Marilisa Di Crosta