LA POSIZIONE DEI MEDICI DI BASE
Nei giorni precedenti i medici di base avevano annunciato che andavano verso una rottura storica con la Regione che, a loro dire, era intenzionata ad aumentare gli hub vaccinali lasciando i medici senza vaccini da somministrare.
QUANTE DOSI CHIEDONO
«Se ci fossero fornite ogni giorno una dose di Pfizer (6 dosi) o una di moderna (10 dosi) o Johnson & Johnson (10 dosi) o Astra Zeneca (11 dosi), saremmo in grado di fare da 270mila a 300 mila vaccinazioni ogni settimana, garantendo oltre da un milione a un milione duecentomila dosi in un mese – aveva commentato il sindacato -. Così si accorcerebbe il tempo verso l’immunità di gregge. Diversamente si rischia di arrivare a settembre senza aver ancora finito il primo ciclo e probabilmente bisognerà procedere con i richiami. Da mesi si declama la centralità del medici, da mesi ognuno di noi è lasciato a gestire le rimanenze di magazzino. Si preferisce puntare su sistema centralizzato portato agli estremi che convoglia il cittadino non verso il punto più gradito, ma verso chi ha i vaccini».
LA POSIZIONE DELLA REGIONE LAZIO
D’Amato aveva commentato: «Ai medici di medicina generale sono state consegnate il 97% delle dosi da loro ordinate, pertanto mi sembra eccessivo proclamare uno stato di agitazione e siamo pronti da subito ad aumentare le dosi di Astrazeneca. I cittadini sono liberi di scegliere se richiedere la vaccinazione dal proprio medico o presso il sistema di prenotazione regionale. Abbiamo bisogno di tutti: degli hub vaccinali, dei medici di base e pure delle farmacie, pronte a partire a fine mese». In seguito a queste dichiarazioni ha comunque voluto incontrare il sindacato per trovare una soluzione.
COME SI È CONCLUSA LA VICENDA
Da quanto si apprende, c’è stata un “vittoria” dei medici di base che hanno avuto rassicurazioni da parte della Regione Lazio: la prossima settimana riceveranno le dosi dei vaccini, anche di Pfizer, da somministrare ai pazienti e anche ai fragili.
«Due i punti principali – spiega il sindacato – il primo è il diritto di scelta del cittadino di dove e da chi farsi vaccinare, il secondo di consentire al medico di famiglia di fare il suo lavoro con dignità, e al massimo delle sue possibiltà, senza difficoltà o intoppi.
La prima novità è l’inserimento dei medici di famiglia nel sistema di prenotazione del portale regionale dove i cittadini troveranno oltre che la prenotazione negli hub anche la prenotazione dal Medico di medicina generale o farmacia, resta contestualmente il sistema di chiamata attiva per fasce come è avvenuto fin da marzo. Novità anche nella distribuzione dei vaccini ai medici di famiglia saranno consegnati tutti i vaccini disponibili secondo questa tabella: dal 17 maggio al primo giugno 2 fiale di Pfizer a settimana a medico per i soggetti fragili; dal 17 maggio verrà aperta la possibilità per i soggetti ultraquarantenni di vaccinarsi solo presso proprio medico di medicina generale con Astrazeneca o J&J ,diversamente si dovrà aspettare l’apertura della fascia; dal 20 maggio verranno consegnati ai Medici di Famiglia 20.000 dosi settimanali di J&J per le fasce consentite; dal primo giugno verranno ampliate le consegne di Pfizer e verranno consegnati quantitativi crescenti del nuovo vaccino a M-Rna di produzione tedesca Curevac».