Se dovessimo dare un giudizio sulle amministrazioni di destra e di sinistra che hanno governato Roma negli ultimi 50 anni, di entrambe potremmo ricordare qualcosa di buono, ma anche cose meno buone, alcune addirittura vergognose. E anche il futuro sindaco di Roma verrà giudicato per le sue capacità, le sue scelte e quelle dei suoi collaboratori, a prescindere dallo schieramento a cui appartiene. Molto dipenderà proprio da chi si metterà affianco, se saranno persone davvero capaci o le (solite) mezze figure messe lì dai partiti della coalizione vincente, solo perché a chi ha preso più voti spetta una poltrona, senza alcuna reale valutazione su competenze e capacità. Questo è stato il secondo maggior peccato anche della Raggi. Perché l’errore più grosso dell’ex sindaca Virginia è stato quella di dimenticare completamente le promesse che aveva fatto ai romani: la raccolta differenziata (addirittura diminuita nei suoi 5 anni), l’acqua pubblica (oggi il 50% si disperde in una rete colabrodo, mentre i privati di Acea si dividono gli utili), la trasparenza (ricordate la “casa di vetro”?). Ora abbiamo chiesto Michetti e Gualtieri le loro promesse. Ai romani nei prossimi 5 anni spetterà di vigilare, magari un po’ meglio di quanto fatto in precedenza.
(Stefano Carugno, direttore del settimanale il Caffè)
1) Rifiuti. Cassonetti, discariche e inceneritori hanno portato Roma allo stato attuale: con quali interventi a breve e a medio termine conta di risolvere il problema rifiuti?
Enrico Michetti
“Servono impianti e attuare subito il piano rifiuti. Non si può continuare a gestire continue emergenze, pagando costi altissimi di Tari per spedire l’immondizia in giro per l’Italia. Le norme ci sono, serve collaborazione, serietà nell’attuare finalmente un piano strutturale per Roma”.
Roberto Gualtieri
“Strategia su due tempi: nell’immediato, affrontare l’emergenza con un piano straordinario di pulizia della città e la riorganizzazione dell’attuale servizio di spazzamento e raccolta. Gli effetti saranno visibili già entro sei mesi. Entro fine legislatura, va realizzata una dotazione di impianti per il trattamento basata sulla trasformazione dei rifiuti in risorse.
Tre sono gli obiettivi:
1.Aumentare la percentuale di raccolta differenziata al 50% dopo i primi due anni e tra il 65 e il 70% entro la fine della consiliatura, attraverso l’ampliamento del porta a porta, l’introduzione di cassonetti intelligenti e la progressiva introduzione della tariffazione puntuale (TARIP).
2.Raggiungere l’autonomia industriale e la chiusura del ciclo dei rifiuti a Roma al 95%, grazie alla realizzazione nuovi impianti: due di compostaggio con sezioni di digestione anaerobica e una bioraffineria; un impianto Tmb di nuova generazione; l’individuazione, con la Regione Lazio, di due discariche di servizio; collaborazioni strategiche tra Ama, Enea e Acea.
3.Ridurre la TARI del 20% in 5 anni, grazie anche alla lotta all’evasione (oggi a 300 milioni di euro).
Il raggiungimento di questi obiettivi passa dal rilancio di Ama, da effettuarsi con il rinnovamento del management, la creazione delle sezioni Ama di Municipio, ciascuna con un responsabile aziendale, e la stipula del Patto per il Lavoro, con il quale si riconoscerà il ruolo chiave delle risorse umane, ma si chiederà ai lavoratori e sindacati il coinvolgimento responsabile nei processi organizzativi”.
2) Edilizia: Roma ha un Piano edilizio, ma il centro storico resta senza tutele specifiche proprie di un sito Unesco. Cosa deve fare in più il sindaco di Roma?
Enrico Michetti
“La chiave fondamentale è la rigenerazione urbana. In città ci sono migliaia di cubature in abbandono, serve trasformare immobili vetusti in nuove opportunità, moderne e funzionali per dare un nuovo volto alla Capitale”.
Roberto Gualtieri
“Il centro storico di Roma in certi punti -spesso i più significativi- ha l’aspetto di una Disneyland di serie B. Noi vogliamo migliorare la qualità dell’offerta per i viaggiatori e garantire la sostenibilità per i cittadini. Il centro di Roma deve tornare ad essere un salotto, da trattare con massima cura. Un salotto abitato però da romane e romani. Ci sarà una normativa più stringente per gli affitti brevi, più controlli antiabusivismo e anti frodi fiscali. Il centro storico non dovrà essere più l’unico polo di attrazione: in ogni parte città vanno valorizzati i parchi, i monumenti, l’urbanistica”.
3) Trasporti: i romani hanno bocciato il trasporto pubblico, Atac è in dissesto, metro eterne incompiute: quali interventi prevede per migliorare lo stato attuale?
Enrico Michetti
“Nel mio programma il rilancio di Atac è uno dei punti cardini. Per farlo serve puntare forte sulla lotta all’evasione con squadre di verificatori ovunque e il bigliettaio sulle linee strategiche e più utilizzate dai turisti. Poi dovremo metter mano su alcuni drammi del trasporto: in primis la Roma-Lido che deve tornare ad essere la freccia del mare: su quella tratta servirebbero 30 convogli, oggi ne viaggiano a malapena tre. Vi sembra normale?”
Roberto Gualtieri
“Bisogna fare ripartire gli investimenti, soprattutto per le rotaie, tram e metropolitane. Grazie ai fondi del Pnrr, rinnoveremo la flotta di autobus, con mezzi elettrici. Introdurremo, dal giugno 2022, una piattaforma digitale che consentirà una migliore integrazione dei diversi mezzi pubblici, compreso lo sharing. E porremo grande attenzione alla sicurezza nelle strade, a Roma, anche grazie alla manutenzione della segnaletica.
Va accelerata la chiusura dell’anello ferroviario (che col binario unico sarà realizzata già nel 2022) e realizzato il raddoppio dei binari tra Vigna Clara e Tor di Quinto e il collegamento con la Roma Viterbo entro il 2025, che richiede un finanziamento aggiuntivo di 60 milioni. Bisogna poi potenziare il collegamento su ferro tra Termini e Fiumicino e riqualificare le principali stazioni ferroviarie e zone limitrofe, a partire da San Pietro, Termini, Ostiense e Trastevere”.
4) Strade, viabilità, caditoie: cosa prevede il suo programma a riguardo?
Enrico Michetti
“Prevede una manutenzione strutturale e continua per evitare che l’asfalto diventi una groviera. Poi ci saranno turni straordinari, specialmente nelle stagioni più piovose, di pulizia delle caditoie per evitare che dopo ogni temporale la Capitale diventi come Venezia”.
Roberto Gualtieri
“Spendiamo poco e male sulla manutenzione: bisogna portare a 80 milioni quella ordinaria, a 120 milioni quella straordinaria. Bisogna evitare il meccanismo del “tappetino” che copre, ma non risolve il problema. Entro il 2025 sarà completata una manutenzione straordinaria del manto stradale di Roma, Dobbiamo potenziare i Municipi, anche con nuovo personale, per gestire la manutenzione straordinaria. Serve un coordinamento sui sottoservizi per regolare i vari attori e il passaggio ai sottoservizi intelligenti.
Sulla viabilità, tutto dipende dal funzionamento dei trasporti pubblici, dalle nuove linee, dai “corridoi” di scorrimento rapido. Renderemo navigabile il Tevere, con un finanziamento di 25 milioni aggiuntivo ai 15 milioni disponibili sul Fondo di Sviluppo e Coesione. Realizzeremo il Grab, grande raccordo anulare delle bici, già finanziato dal Ministero delle Infrastrutture.
Sulle caditoie, è evidente che occorre una pulizia costante e programmata, per evitare di andare sott’acqua ad ogni acquazzone”.
5) Acqua: contro la carenza idrica, Acea porta avanti la politica dei potabilizzatori, con l’acqua del del Tevere che finirà nei rubinetti dei romani, mentre la rete idrica disperde quasi la metà dell’acqua buona di fonte: lei è d’accordo con questa strategia?
Enrico Michetti
“Per toccare certi argomenti prima di tutto voglio studiare completamente il capitolato stilato da Acea. Poi gli indirizzi politici e le competenze dei tecnici faranno in modo che si arrivi in fretta alla soluzione ottimale”.
Roberto Gualtieri
“Lo spreco dell’acqua a causa del cattivo stato della rete è un problema molto grave. Acea ha già cominciato a diminuire le dispersioni, bisogna arrivare prima possibile a non buttare via nulla di questo bene prezioso”.
6) Verde pubblico: alberi e parchi, il grande problema, che nessuno ha ancora saputo risolvere. Quali azioni metterà in campo da sindaco?
Enrico Michetti
“Vede, non è che serve un premio Nobel per capire che senza potature gli alberi diventano un rischio. Sarà necessario ridare lustro al servizio giardini che oggi è poco considerato e relegato alle sole emergenze. Io credo che i giardinieri comunali debbano essere un’eccellenza, con formazione professionale e tutti gli strumenti migliori per riportare decoro anche nel verde pubblico”.
Roberto Gualtieri
“Quella sul verde di Roma è per noi una delle battaglie decisive. Vogliamo piantare almeno 1000 alberi, perché gli alberi rendono bella la città e sono un argine all’inquinamento e al riscaldamento globale. Rafforzeremo il servizio giardini, i giardini più piccoli, sotto i 20.000 metri quadri, diventeranno responsabilità dei Municipi, con la possibilità di essere gestiti con le associazioni dei residenti. Ogni Villa Storica avrà un responsabile unico”.
7) Cinghiali, i romani vogliono una risposta: cosa farà?
Enrico Michetti
“Innanzitutto pulire le loro “ciotole”, cioè i cassonetti. Oggi i cinghiali trovano un habitat perfetto perché essendoci immondizia ovunque, trovano cibo e camminano liberamente. Attuando il piano rifiuti e smaltendo lo schifo che oggi vediamo per le strade della città il problema si attenuerà in fretta”.
Roberto Gualtieri
“L’ex sindaca dice che spetta alla Regione la gestione degli animali selvatici. Ma spetta ai Comuni di contenere la presenza degli animali sul territorio cittadino. I cinghiali, inoltre, sono attratti dalle strade cittadine per i resti di cibo che trovano nelle discariche a cielo aperto attorno ai cassonetti. Su questo, come su altri problemi, i contrasti continui fra Regione e Comune vanno soltanto a discapito dei cittadini. Io collaborerò al massimo grado con la Regione, per risolvere i problemi”.
8) Per la macchina amministrativa di Roma Capitale: quali miglioramenti prevede di applicare?
Enrico Michetti
“Le competenze normative sono fondamentali, ma da sole non bastano. È necessario rivedere i 174 regolamenti di Roma che spesso sono vetusti e portano i funzionari in errore. Il mio compito sarà quello di “disboscare” queste norme e rendere snelle e funzionali per far volare Roma”.
Roberto Gualtieri
“Primo: attraverso una profonda riorganizzazione delle strutture del Comune che mettano al centro il cittadino. Faremo un’opera di semplificazione e riscrittura dei regolamenti e procedure, grazie alla rivoluzione digitale da effettuare con le risorse europee. Potenzieremo l’autonomia dei Municipi dando in gestione i servizi educativi, culturali, sociali, sportivi e ricreativi, manutenzione del verde, pulizia delle strade, sportelli per cittadini e commercianti”.
9) Grandi opere e grandi eventi: cosa vuole realizzare nei suoi 5 anni da sindaco?
Enrico Michetti
“In questa direzione Roma deve tornare davvero ad esser Capitale. Senza i grandi eventi si rimane chiusi nel guscio del Raccordo anulare. Abbiamo tre appuntamenti chiave da poter sfruttare: il Giubileo, le Olimpiadi e l’Expo del 2030. Tre eventi chiave che potranno davvero cambiare volto a Roma”.
Roberto Gualtieri
“Fu un grave errore respingere le Olimpiadi. La sindaca disse che era sbagliato ‘indebitarsi per ospitare una grande manifestazione di cui avrebbero beneficiato in pochi, togliendo soldi per servizi essenziali’. In realtà, abbiamo perso gli investimenti delle Olimpiadi e sono stati tolti soldi ai servizi essenziali. Roma deve ospitare grandi eventi internazionali. Come Expo 2030”.
10) Tutti i progetti che ci ha descritto fin qui hanno bisogno di tanti soldi, ma le casse del Campidoglio sono in rosso: dove trovare risorse?
Enrico Michetti
“Con i fondi per Roma Capitale si avrà un margine operativo importante. Poi serve sfruttare i grandi eventi e coinvolgere anche i privati nella cosa pubblica. In tutte le nazioni europee e mondiali le capitali hanno uno status diverso dalle altre città e finanziamenti straordinari. È arrivato il momento che Roma goda di tali benefici”.
Roberto Gualtieri
“Le casse del Campidoglio non sono in rosso, al contrario ci sono centinaia di milioni che la sindaca non è stata capace di spendere. Roma ha dunque molte risorse proprie a disposizione e la possibilità di accendere mutui per le manutenzioni straordinarie di cui ha bisogno. Inoltre, ci sono le grandi risorse del PNRR che serviranno per investimenti straordinari per la rigenerazione urbana, la mobilità, l’economia circolare, la digitalizzazione, il turismo, il verde, le infrastrutture sociali e sanitarie e 300 milioni per fare tornare Cinecittà un punto di riferimento mondiale nell’audio-visivo. Le risorse non mancano ma serve molta competenza per spenderle”.
11)Ha già in mente la squadra che comporrà la sua Giunta, può farci dei nomi?
Enrico Michetti
“Fare i nomi non mi sembra corretto per ora. Posso dirle che Vittorio Sgarbi sarà assessore alla cultura e poi c’è il prosindaco Simonetta Matone che avrà delle deleghe mirate alle politiche di donne e minori”.
Roberto Gualtieri
“Il vicesindaco sarà una donna e non sarà del Pd. Molti assessori saranno chiamati per la loro competenza e non per appartenenza politica. Tutte le scelte avverranno all’interno della coalizione di centrosinistra con la quale abbia
12) Perché votare lei al ballottaggio?
Enrico Michetti
“La mia storia professionale parla per me. Per il resto decideranno i romani a dar fiducia a chi avrà saputo ispirare al meglio la passione degli elettori”.
Roberto Gualtieri
Perché il nostro programma è approfondito e credibile, scritto da centinaia di esperti e poi rivisto da associazioni e cittadini. Perché ho un’esperienza di governo e dieci anni di conoscenza e gestione delle istituzioni europee. Perché Roma ha bisogno di una guida sicura al servizio del ‘noi’, cioè della collaborazione di tutti”.
13) Cosa farà nei suoi primi 100 giorni da sindaco?
Enrico Michetti
“Innanzitutto serve un’opera di decoro importante, la pulizia della città a fondo. Poi istituire un tavolo permanente in Prefettura per alzare il livello di sicurezza in città. Inoltre istituiremo un assessorato alle periferie che avrà sede nel municipio delle Torri. La presenza sul territorio è fondamentale. Poi inizieremo gli iter per realizzare lo stadio della Roma: nei primi cento giorni potrà arrivare la delibera per il pubblico interesse”.
Roberto Gualtieri
”Piano d’emergenza sui riifuti. Riorganizzazione del Campidoglio e più poteri e risorse ai Municipi. Venti delibere per iniziare a rivoluzionare trasporti e mobilità.”
14) Un augurio che fa a se stesso nel caso in cui diventasse sindaco.
Enrico Michetti
“Mi auguro solo di riuscire a dare a Roma un centesimo di quello che questa città ha dato a me”.
Roberto Gualtieri
“Riuscire a cancellare la rassegnazione di cui sono preda molte romane e romani, risuscitare la speranza e l’orgoglio di vivere qui”.