IL PROGETTO PINETA SI – CURA
L’iniziativa punta al recupero e all’utilizzo sociale delle ex Scuderie del casale del Giannotto nel Parco del Pineto, escluse dal piano di ristrutturazione del 2016. “Un Municipio per tutte le donne è un Municipio che parla attraverso i suoi luoghi – spiega la rete Aurelio in comune – dai consultori, la cui rete territoriale nei nostri quartieri va difesa ed estesa, alla Casa delle Donne che va realizzata nel Parco del Pineto”. Nel XIII Municipio il vuoto determinato dall’assenza di spazi e servizi per contrastare la violenza di genere affolla le strade e le case di criticità ed emergenze, in allarmante aumento. “Il progetto della Pineta si-cura coinvolge il XIII ed il XIV Municipio – afferma Barbara Piccininni del Collettivo Cattive ragazze – il XIII ha il primato sulle violenze di genere e sulla povertà femminile delle donne over 65”. L’accurato monitoraggio svolto dalla Rete rileva una situazione drammatica che necessita di risposte urgenti.
15 CASE DELLE DONNE NEI 15 MUNICIPI
“Le mappe sono uno strumento di ricognizione, ma devono diventare anche uno strumento di progettazione – riprende l’attivista – riteniamo che lo sforzo da fare in questo momento non sia solo quello di unirci come donne appartenenti a percorsi differenti, ma essere unite tutte dalla necessità di riprenderci lo spazio non solo fisico, ma innanzitutto politico”. Il progetto della Casa nel 13mo Municipio è particolarmente urgente anche per l’assenza di centri antiviolenza, già numericamente insufficienti nella Capitale rispetto alla richieste di aiuto, aumentate nel 2020 del 119%. “Se avessimo 15 case delle donne (una per ogni Municipio ndr) avremmo 15 progetti di autonomia che rappresentano percorsi di autodeterminazione e di libertà – spiega Michela Ciculli di Liberare Roma – sarebbero la cura migliore contro le varie forme di violenza che viviamo sulla nostra pelle. Vorremmo che queste case siano anche luoghi dove le donne che devono uscire di casa, perché vivono situazioni di violenza, possano andare a dormire. A Roma abbiamo qualche decina di luoghi dove possono ripararsi in caso di violenza domestica – aggiunge – Sono numeri ridicoli rispetto a quanto previsto dalla Convenzione di Istanbul”.
L’ESPERIENZA DI PARCO DEL PINETO
Nella Pineta Si-Cura è già possibile intravedere un percorso di liberazione degli spazi dall’abbandono o da logiche speculative, trasformati in “un centro polifunzionale gestito dalle donne e per le donne che includa servizi di formazione professionale ed assistenza alle persone, un centro antiviolenza ed un bistrot aperto all’imprenditoria femminile”. “Riteniamo che il XIII Municipio sia assolutamente carente di luoghi di aggregazione e di incontro delle donne – dichiara Maria D’Amico Referente POP del XIII Municipio – la Pineta è un riferimento di tutte le istanze delle associazioni ambientaliste, femministe, antirazziste. Inoltre – aggiunge – è uno spazio verde importantissimo dove le ex scuderie e un vecchio casale sono stati individuati come possibile luogo delle donne sul territorio, per il quale ci stiamo mobilitando”. A sostegno del progetto La casa delle donne Lucha y Siesta, Liberare Roma, Pop, le Cattive Ragazze, l’Associazione “Donne di carta”, Demos-Roma, Roma 21 e molte altre realtà che man mano si aggregano “per rispondere ad un’esigenza diffusa nel territorio, e reclamare spazi-fisici e non- di confronto, partecipazione, autodeterminazione”.