Dopo mesi di clausura basta un parco o un’area giochi per far passare ai più piccoli qualche ora in assoluta spensieratezza. Purtroppo al Trullo i servizi in tal senso sono stati ridotti con la chiusura e la rimozione delle strutture ludiche in piazza Cicetti.
I problemi sull’area – Il 13 luglio sono comparse le transenne e le reti arancioni, mentre già dalla mattinata successiva è partita la rimozione dei giochi. A spiegare quest’iniziativa è stato il delegato della Sindaca per il Municipio XI, l’ex presidente Mario Torelli, che ha parlato del cattivo stato in cui versava l’area. “Nei giorni scorsi, a seguito di segnalazioni da parte di alcuni cittadini – spiega Torelli – l’ufficio tecnico ha provveduto a fare un sopralluogo. Dall’analisi tecnica è emerso che i giochi presentavano gravi criticità”. Intervento necessario quindi, ma per ripristinarli potrebbe volerci tempo. È Torelli a spiegare che la piazza negli anni ’40 venne acquistata dall’allora Istituto Case Popolari ed è ancora di proprietà dell’Ater: “Questo – ha confermato Torelli – non permette nell’immediato di mettere nuove attrezzature finché non si chiarisce con Ater”.
Riqualificazione a carico dell’Ater? – Naturalmente la rimozione dei giochi non ha lasciato indifferenti i residenti che, assieme agli esponenti locali d’opposizione, hanno protestato a gran voce. Una situazione delicata, tanto che l’Ater si è affrettata a dare una risposta il 15 luglio. Una lettera firmata dal Direttore Generale Andrea Napoletano, esprime la disponibilità a valutare la riqualificazione, chiedendo quali siano le intenzioni del Comune e mettendo sul piatto anche un possibile contratto di concessione dell’area. Ma se questo non fosse possibile, seguitano dall’Ater, “sarà nostra cura intervenire e procedere direttamente al rifacimento del parco”.
Critiche le opposizioni – Già nelle prime fasi delle rimozioni dalle opposizioni si sono levate le critiche, con il segretario locale Pd, Gianluca Lanzi, che parlava della distruzione di “uno dei pochissimi spazi a disposizione delle famiglie e dei bambini del quartiere”. Con la presa di posizione dell’Ater l’esponente dem è tornato a puntare il dito contro il Municipio, affermando che si sarebbe dovuto verificare che l’ente di prossimità rispondesse, cosa che “nonostante siano passati diversi giorni non ci risulta sia avvenuta”, conclude. Per Valerio Garipoli (Fdi) si tratta di “un’assurda diatriba amministrativa – afferma – abbiamo inviato una nota per richiedere di avviare la trattativa per il ripristino delle attrezzature. Sarà nostra cura monitorare l’iter affinché i residenti possano tornare a fruire dell’area”. Per la Lega a rimetterci sono solo i cittadini, stretti tra “il M5s che si accorge di non avere a patrimonio un’area e il Pd, che ha governato per vent’anni il municipio e fa il paladino della giustizia – e ancora – ci chiediamo dove sia finito il buon proposito grillino di schedare le aree del Municipio”. Alle critiche ha risposto l’ex minisidaco Torelli contattato telefonicamente, spiegando che al momento sarà necessario un incontro tra l’ufficio tecnico municipale e l’Ater, ma sui tempi nessuna previsione.