Le finalità della manifestazione
Diversi i punti su cui la manifestazione ha insistito, primo tra tutti il problema, impellente, relativo al trasporto pubblico. Dopo il grandioso successo ottenuto dal Comitato nel riuscire ad ottenere anticipatamente la riapertura parziale della stazione metro di Baldo degli Ubaldi, l’obiettivo è ora quello di ridurre anche i tempi di chiusura di Cornelia, affinché si scongiuri un isolamento a cui – se si considerano anche i lavori di manutenzione stradale che hanno coinvolto via Aurelia e la Galleria Giovanni XXIII – il quartiere sembra destinato. Un proposito che sembra essere ostacolato da ATAC stessa, che ha negato al Comitato di Quartiere l’accesso ai contratti pubblici di manutenzione delle scale mobili. “Quel che è accaduto è un fatto davvero grave in virtù dell’obbligo alla trasparenza; significa che, evidentemente, c’è qualcosa da nascondere”, racconta ancora Laura Neri. Ma ci sono altri motivi per manifestare, oltre a quelli relativi al trasporto pubblico e ai lavori di manutenzione stradale. C’è il problema dei rifiuti che, di natura trasversale, coinvolge qualsiasi quartiere di Roma. C’è la preoccupazione di dare nuova vita a costosissime strutture rimaste incompiute e abbandonate, come quella dell’Auditorium di via Albergotti e del parcheggio di Cornelia. Ci sono, infine, strategie da intraprendere per arginare il feroce traffico che attanaglia le strade dell’Aurelio. “La nostra idea, per il futuro prossimo, è anche quella di andare in Campidoglio a fare una manifestazione che dia ancora più voce al quartiere. Oggi quindi è più importante che mai esserci, per sentirci uniti e poter poi, tutti insieme, fare qualcosa di sempre più visibile e incisivo”, ha concluso Laura Neri. Perché quello dell’aggregazione è un potere infinito che abbiamo tra le nostre mani, ma che spesso, purtroppo, sottovalutiamo.
Francesca Ferrandi