Il calo del fatturato per i negozianti
“La metropolitana ha totalmente modificato negli anni il tessuto commerciale romano”, ha raccontato Marco Giovagnorio, Presidente della Commissione Trasparenza del Municipio XIII. “A via Baldo degli Ubaldi – ha continuato a spiegare – sono nati molti esercizi commerciali a ‘servizio’ degli utenti della metropolitana. La chiusura della stazione ha prodotto una diminuzione degli introiti, soprattutto per bar ed edicole, che talvolta supera il 50%”. Un calo del fatturato che, con l’arrivo del Natale, potrebbe raggiungere livelli allarmanti.
La mobilitazione
È per cercare di arginare questo ingente problema che cittadini e attivisti hanno deciso di mobilitarsi. Dopo una petizione, dalle oltre 650 firme, lanciata dai comitati di quartiere per richiedere alla Presidente del Muncipio XIII Giuseppina Castagnetta di chiudere solo parzialmente gli impianti di risalita, lo scorso 7 novembre un nutrito gruppo di residenti e commercianti ha deciso di lanciarsi in un’animata protesta. I cittadini sono scesi per le strade del Quartiere con megafoni e cartelli per rendere manifesto il proprio disappunto circa la decisione presa dal Municipio e da ATAC e per richiedere la riapertura, quantomeno parziale, della fermata di Baldo degli Ubaldi. A supportarli i consiglieri di Fratelli d’Italia, che hanno presentato degli atti consiliari in Comune con i quali sono riusciti ad ottenere voto favorevole unanime. “Con l’approvazione delle nostre mozioni – ha spiegato Giovagnorio, Consigliere del Municipio XIII da quasi 12 anni – abbiamo chiesto la riapertura parziale delle scale mobili, quindi della stazione, e questa eventualità è attualmente al vaglio dei tecnici”. Qualora, però, questa manovra non dovesse ottenere un esito positivo nel breve periodo, c’è in cantiere una ulteriore iniziativa. “Vorremmo chiedere, nel bilancio del prossimo anno, lo stanziamento di un fondo dedicato alle azioni positive a tutela del piccolo commercio. Mantenere onestamente un’attività commerciale, nell’Italia di oggi, è diventato sempre più difficile ed è giusto che Comune e Municipio si impegnino in prima persona a tutela degli esercenti”.
Francesca Ferrandi