Il nuovo hub culturale si chiama PM23, dal luogo in cui si trova, e sarà un punto di riferimento nella Capitale per le arti visive, la moda e la creatività contemporanea.
Il progetto, interamente Made in Italy, nasce da un importante intervento di restauro e trasformazione architettonica dello storico edificio di Piazza Mignanelli, a firma dello studio romano Nemesi Architects.
Lo studio, già progettista di Palazzo Italia ad Expo 2015 e dell’Headquarter Eni a San Donato Milanese, rappresenta un esempio di eccellenza progettuale interamente Made in Italy.
PM23: lo spazio culturale della Fondazione Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti a Piazza Mignanelli
Il nuovo spazio culturale PM23 a Piazza Mignanelli vuole essere un vero e proprio hub multidisciplinare pensato per ospitare mostre temporanee, eventi, attività formative e progetti educativi.
PM23 si distingue per la sua capacità di fondere elementi della classicità con un linguaggio architettonico contemporaneo, riflettendo la vocazione della Fondazione alla valorizzazione della bellezza, della cultura e dell’innovazione.
Ha spiegato Michele Molè, fondatore di Nemesi Architects:
«Abbiamo voluto dare forma a uno spazio che rappresentasse l’incontro tra la storia di Roma e il futuro dell’arte e della moda; un luogo che raccontasse la visione della Fondazione e la forza trasformativa della bellezza».
Il restauro di Palazzo Gabrielli Mignanelli: un esempio virtuoso di architettura culturale contemporanea
Lo spazio espositivo PM23 della Fondazione Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti, è situato in un’ala del Palazzo Gabrielli Mignanelli, in Piazza Mignanelli 23, nel cuore di Roma, vicino a Piazza di Spagna.
Originariamente costruito nel tardo ‘800 come scuola e tipografia di Propaganda Fide, dopo l’intervento di restauro si trasforma in un polo internazionale per le arti, la moda e la cultura.
Il restauro dell’edificio ottocentesco ha seguito una filosofia conservativa ma fortemente innovativa.
Gli architetti hanno rimosso elementi aggiunti nel tempo e incongruenti, restituendo leggibilità alla partitura originaria. Hanno però inserito segni contemporanei – controsoffitti curvilinei, lucernari e strutture leggere – capaci di ridefinire l’esperienza spaziale.
Elemento simbolico dell’intervento è il nuovo lucernario centrale a sezione ad ali di gabbiano, che esalta la verticalità della sala principale e regala una luce naturale dinamica e avvolgente, diventando il cuore identitario del progetto.
La luce, intesa come materiale architettonico, diventa qui strumento narrativo ed emozionale. I materiali utilizzati, le soluzioni tecnologiche e le lavorazioni artigianali sono tutti espressione del saper fare italiano: marmi pregiati, strutture in acciaio inox satinato, superfici curve modellate con tecnologie avanzate.
Un connubio tra tradizione e avanguardia che fa di PM23 un esempio virtuoso di architettura culturale contemporanea.
La mostra inaugurale: una celebrazione del colore rosso Valentino e della bellezza
La mostra inaugurale del nuovo spazio espositivo PM23 a Roma della Fondazione Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti non poteva che essere dedicata al colore rosso, un colore intimamente legato al nome di Valentino.
L’esposizione Orizzonti | rosso, inaugurata il 25 maggio, mette in relazione trenta opere d’arte moderna e contemporanea con 50 magnifiche creazioni haute couture rosse disegnate da Valentino Garavani. Tra gli artisti in mostra nomi come Koons, Warhol, Picasso, Fontana, Basquiat.
La mostra è visitabile gratuitamente fino al 10 giugno. La scelta di rendere l’accesso gratuito nelle prime settimane rappresenta una chiara dichiarazione d’intenti: rendere la bellezza accessibile.
Affermano infatti Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti:
«La nostra Fondazione nasce dall’amore per la bellezza, con la missione di custodirla, promuoverla e trasmetterla alle generazioni future. Crediamo che la bellezza abbia il potere di elevare, trasformare e lasciare un segno indelebile nella vita delle persone».
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