La riqualificazione del Giardino delle Erme, conosciuto anche come IV Giardino Segreto di Villa Borghese, riconsegna alla città uno spazio architettonico di pregio di età barocca. Si tratta di un tassello importante di un più ampio piano di recupero di Villa Borghese.
Villa Borghese è il quinto più grande parco pubblico di Roma, con una superficie di 80 ettari.
I lavori di restauro a Villa Borghese
I lavori di restauro sono durati circa quattro mesi. Sono stati promossi dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale ed eseguiti sotto la direzione scientifica della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti.
La loro realizzazione è stata possibile grazie a una donazione di prestazioni della società IZI S.p.a., per un importo complessivo di 100 mila euro.
L’accordo tra pubblico e privato che ha consentito il restauro rappresenta una nuova procedura di elargizione, adottata dall’amministrazione per la prima volta. Potrà essere replicata anche per altri interventi di recupero di beni architettonici e riqualificazione di aree verdi di Roma.
Gli interventi effettuati
Gli interventi sul monumentale portale d’ingresso, l’Esedra dei Draghi, hanno consentito il pieno recupero degli intonaci e delle tinteggiature originali.
È stato ripristinato il ricco apparato decorativo in stucco. Sono state restaurate le cornici, le nicchie ovali ospitanti copie di busti romani e le sfere di travertino che impreziosiscono l’attico insieme ai due draghi araldici.
Anche il cancello seicentesco è stato recuperato.
Per il restauro sono stati utilizzati materiali speciali, compatibili con quelli originali. Particolare attenzione è stata posta per l’integrazione delle coperture in cotto che è stata realizzata con mattoni di analogo impasto e tipologia di quelli seicenteschi.
La preziosa fontana, in marmo lunense, di epoca romana, posta al centro del giardino, è stata liberata da spessi strati di calcare e concrezioni. È stato così possibile riportare alla luce la superficie marmorea originale.
Il ripristino dell’impianto di alimentazione e scarico dell’acqua ha poi permesso di riattivare il funzionamento della fontana dopo anni di inattività.
L’opera di riqualificazione del Giardino delle Erme ha compreso anche la dotazione di un nuovo impianto di illuminazione artistica.
Il Giardino delle Erme, così recuperato, sarà aperto e visitabile tutti i giorni a partire dal 27 giugno dalle ore 8 alle 19.
Gli interventi di recupero del patrimonio artistico e monumentale di Villa Borghese non sono però terminati.
Grazie ai fondi PNRR Caput Mundi sono previsti altri importanti interventi di restauro. Gli interventi sono previsti sull’intera area del complesso costituito dai Giardini Segreti, dall’Uccelliera e dal Casino della Meridiana.
Il Giardino delle Erme di Villa Borghese
Il Giardino delle Erme o IV Giardino Segreto, fa parte del complesso dei cosiddetti “Giardini Segreti”.
Si tratta dei giardini adiacenti il Casino Nobile, la residenza suburbana del cardinale Scipione Borghese, che oggi ospita la Galleria Borghese. Furono realizzati nel corso del XVII secolo per l’esposizione di fiori rari ed esotici.
Il IV Giardino Segreto era anche detto “Giardino della Coltivazione”, perché veniva utilizzato come vivaio delle piante esposte negli altri tre.
All’ingresso sud di questo giardino venne realizzato alla fine del XVII secolo un monumentale emiciclo d’accesso. È questa la cosiddetta “Esedra dei Draghi”, così denominata per la presenza dei draghi, simbolo araldico dei Borghese.
Nel corso del XIX secolo alcune erme maschili di epoca romana vennero collocate nel giardino. Per questo motivo da allora venne comunemente denominato come il “Giardino delle Erme”.
Nella prima decade del ‘900 venne inserita al centro del giardino un’elegante fontana, costituita da un bacino superiore in marmo lunense, di epoca romana, poggiante su plinto moderno. Successivamente la fontana venne modificata aggiungendo un bacino parzialmente interrato di forma circolare, ancora oggi esistente.
Valorizzazione del patrimonio artistico grazie ad un accordo tra pubblico e privato
Il restauro di uno degli angoli più suggestivi di Villa Borghese rappresenta, nelle parole del Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, “un nuovo tassello nel nostro percorso di valorizzazione del nostro immenso patrimonio storico, artistico e culturale, dal grande progetto di passeggiata archeologica nell’area dei Fori, passando per l’apertura del Museo della Forma Urbis, fino al rilancio di Largo Argentina e nei prossimi mesi di piazza Augusto Imperatore”.
Riguardo il contributo della società IZI al restauro, l’assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor ha commentato che la nuova formula di accordo tra pubblico e privato rappresenta “una modalità di collaborazione molto interessante, che spero stimoli altre realtà private a percorrerla.”
Per Sabrina Alfonsi, assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, Villa Borghese è “parte del nostro immaginario collettivo, un luogo del cuore della città, con un giardino segreto che rinasce e torna a splendere come uno dei suoi posti più belli. Un luogo da scoprire, nel quale invito le romane e i romani ad immergersi tra agrumi, rose antiche, bulbi e melangoli, curati dal Servizio Giardini di Roma Capitale”.
Il presidente di IZI spa, Giacomo Spaini si augura che l’intervento di recupero attuato a Villa Borghese sia solo “il primo di una lunga serie di atti che sostengano la valorizzazione del nostro patrimonio artistico a fianco delle istituzioni”.
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