Il restauro del portale monumentale del Bioparco di Roma
L’inaugurazione originaria dell’ingresso monumentale del giardino zoologico di Roma avvenne il 5 gennaio del 1911, nell’ambito delle iniziative dell’Esposizione Internazionale per il cinquantenario dell’Unità d’Italia.
Nel portale si fondono Antico, Rinascimento e Barocco.
Negli anni si era notevolmente deteriorato a causa degli agenti atmosferici, dell’inquinamento e dell’azione corrosiva delle polveri. Un accurato restauro conservativo lo ha riportato agli antichi splendori. A finanziare e curare il restauro è stato il Dipartimento capitolino Tutela Ambientale, sotto la supervisione della Soprintendenza Speciale di Roma e la Sovrintendenza capitolina.
Il risanamento conservativo ha interessato l’intero complesso monumentale e ha comportato interventi di particolare complessità, come la fedele ricostruzione di parti mancanti di alcune statue, ad esempio nel caso del cacciatore dei coccodrilli o del cacciatore di aquile. Anche le statue del leone, della leonessa e le due teste di elefante sono state completamente restaurate.
Si è trattato di un restauro ecocompatibile. Per l’eliminazione di muschi e muffe infatti sono stati utilizzati biocidi a base di olii essenziali, prodotti di distillazione delle piante aromatiche, atossici per gli operatori e per l’ambiente.
L’intervento ha avuto una durata di otto mesi.
Con il restauro si è restituito alla città in tutta la sua bellezza l’ingresso monumentale del Bioparco, ha dichiarato l’Assessora Alfonsi:
“Abbiamo voluto finanziare e curare questo restauro per restituire alla città in tutta la sua bellezza il portale del Bioparco, il giardino zoologico più antico d’Italia, visitato ogni anno da centinaia di migliaia di romani e turisti. Un’istituzione che svolge un’importante attività di conservazione e di ricerca scientifica, in collaborazione con una vasta rete di enti di ricerca italiani e internazionali. Un’attività scientifica di altissimo livello che ha portato il Bioparco al centro delle cronache internazionali con eventi di eccezionale rilievo come la nascita di Kala, la cucciola di tigre di Sumatra, una specie minacciata dall’estinzione. A questo si affianca un prezioso lavoro di educazione e sensibilizzazione sui temi della biodiversità, del rispetto degli animali e della tutela dell’ambiente, sul quale abbiamo costruito un rapporto di costante collaborazione. Un rapporto che intendiamo rafforzare con iniziative e progetti rilevanti come la realizzazione del ‘Sentiero della biodiversità’, un progetto che ha l’obiettivo di riqualificare il patrimonio vegetazionale e ambientale di un’area di circa due ettari all’interno del Bioparco dove si prevede di creare una foresta tropicale con piante e specie animali tipiche di questo habitat”.
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