Questa non è certo la prima disputa che vede interessata la compagnia aerea, infatti, come tutte le grandi aziende, anche Ryanair si trova a dover affrontare controversie di vario genere.
Tuttavia, mentre alcune – vedi la gestione degli imprevisti e i risarcimenti ai passeggeri (al riguardo l’agenzia RimborsamiTu chiarisce quando si può chiedere il rimborso a Ryanair per un volo in ritardo) – sono una routine quotidiana e non fanno notizia, altre hanno un risalto maggiore, e quella che ha visto protagoniste la società irlandese leader dei voli low cost e alcune tra le agenzie di viaggio online più note è una di queste.
Vediamo più nel dettaglio quali sono stati i motivi della disputa e come si è risolta.
Le accuse contro Ryanair
Le agenzie di viaggio, sia fisiche che online, avevano sollevato preoccupazioni sul fatto che Ryanair stesse precludendo l’acquisto dei suoi biglietti aerei tramite attraverso diversi canali dal proprio sito web.
Questo, secondo le agenzie che hanno intentato la causa, andava a favorire la vendita diretta e danneggiava la concorrenza.
Nello specifico, l’accusa verteva su un presunto abuso di posizione dominante della compagnia, che avrebbe ostacolato l’uso dei GDS, rendendo così più difficile per le agenzie offrire biglietti Ryanair ai propri clienti.
Cosa ha deciso l’Antitrust?
Dopo un’attenta valutazione, l’Antitrust ha stabilito che non esisteva un pericolo di danno grave e irreparabile per la concorrenza.
Questo ha portato l’autorità a respingere la richiesta delle misure cautelari contro Ryanair richieste dalle web company. Una decisione definitiva che è stata pubblicata nel bollettino ufficiale e che ha portato a chiusura il procedimento avviato ad aprile 2024.
La risposta di Ryanair
Ryanair ha accolto con favore la decisione dell’Antitrust, ribadendo la validità delle sue politiche di vendita diretta. La compagnia ha sottolineato come questa sentenza supporti la loro strategia di offrire tariffe più basse attraverso la vendita diretta, evitando i costi aggiuntivi imposti dalle OTA. Ryanair ha inoltre evidenziato che accordi con alcune OTA, dimostrano che una collaborazione trasparente è possibile senza sovraccaricare i consumatori con tariffe gonfiate e spese accessorie.
In un comunicato, Ryanair ha citato anche una recente decisione della corte d’appello di Milano, che ha riconosciuto la legittimità economica della politica di vendita diretta della compagnia, affermando che essa porta a costi più bassi e vantaggi significativi per i consumatori.
La posizione di eDreams
Nonostante la decisione dell’antitrust, eDreams Odigeo ha dichiarato che il procedimento principale continua e che l’autorità proseguirà l’indagine sull’abuso di posizione dominante di Ryanair.
Un portavoce di eDreams ha sottolineato che il caso è sostenuto dalla maggioranza dell’industria turistica italiana e dalle associazioni dei consumatori, evidenziando l’importanza di garantire un mercato dei viaggi aperto ed equo.
eDreams, infine, ha espresso l’impegno a collaborare con l’antitrust per assicurare che eventuali abusi vengano correttamente affrontati, beneficiando così i consumatori europei e sostenendo un settore dei viaggi più trasparente e competitivo.
Questo caso ha messo in luce la tensione esistente tra compagnie aeree e OTA, dove le prime cercano di mantenere il controllo diretto sulle vendite per massimizzare i profitti e ridurre i costi, mentre le seconde combattono per un accesso equo ai prodotti delle compagnie aeree, sostenendo che ciò favorisce una maggiore scelta e competitività per i consumatori.