Aurea di mistero attorno a un terreno occupato nel territorio di Falcognana, piccolo quartiere all’interno del IX Municipio. Da un paio di settimane, tale spazio che sorge a ridosso della rotonda tra via di Porta Medaglia e la via Ardeatina e che da sempre era in un rinomato stato di abbandono, d’improvviso avrebbe visto la comparsa di persone che ci stazionavano. Soggetti che in pochi giorni avrebbero cominciato a pulire questa vasta area, arrivando addirittura a montare delle recinzioni lungo l’esteso perimetro di questo luogo. Fin qui nulla di male, non fosse che tale situazione ha cominciato a insospettire i residenti di Falcognana, soprattutto dopo l’arrivo di camper e diversi nuclei familiari.
I MOTIVI DI PREOCCUPAZIONE DA PARTE DEI RESIDENTI – “La situazione ha insospettito i cittadini di Falcognana per un motivo molto semplice – ci spiega in esclusiva Massimiliano De Juliis, Capogruppo di Fratelli d’Italia in IX Municipio – si difendono dalla comparsa di nuove discariche abusive e campi nomadi nella zona, considerato come questo quadrante sia già fortemente soggetto a questo tipo di fenomeni. Il terreno dove si è presentata questa occupazione, già in passato era diventato un luogo dove avvenivano degli sversamenti di rifiuti in maniera illecita. In un primo momento, credevamo che l’occupazione fosse dovuta a un nuovo cantiere stradale, legato al progetto urbanistico per il collegamento dell’Albano-Torvajanica: andando a effettuare dei controlli insieme al Comitato di Quartiere della Falcognana, ci siamo accorti come questa occupazione fosse del tutto estranea a questa faccenda. Abbiamo monitorato lo spazio da tre settimane a questa parte, notando come in questo luogo continuavano ad arrivare legname e sedie. Vedendo ciò, abbiamo deciso di segnalare la faccenda al Comando dei Carabinieri del Divino Amore e alla Polizia Provinciale, che hanno cominciato a monitorare la situazione di questo terreno ed effettuare diversi sopralluoghi: di giorno non è mai stato trovato nessuno, in quanto tutti i materiali venivano portati all’interno del terreno di notte. Tutto questo fino a una mattina, dove delle persone sono entrate nel terreno e subito la Polizia Locale ha posto in sequestro lo spazio. L’area è stata sequestrata per manufatti abusivi, in quanto erano state costruite delle recinzioni e una casetta in legno”.
MA QUESTE PERSONE SONO AUTORIZZATE? – “Secondo le fonti di Roma Città Metropolitana e i vigili – prosegue De Juliis – il terreno risulta privato e di proprietà di un importante Ente. Le persone venute in questo terreno nelle ultime settimane, venivano a occupare il terreno con un titolo, secondo le indagini dei vigili: non sappiamo ancora se ceduto con un contratto o addirittura questo spazio di terra gli sia stato regalato. La mattina del sequestro, erano già arrivate due macchine. Il tutto in un’area non proprio piccola, in quanto si estende per più di 1000 metri. Il sospetto è che all’inizio potevano entrarci un paio di famiglie, ma poi col tempo degenerare come il campo nomadi di Castel Romano, ma questa volta in un’area privata. L’irregolarità di questo spazio si vedeva già dalla sua entrata, che avveniva nella rotatoria e che aveva costretto gli occupanti addirittura a spostare le barriere New Jersey. Insomma, erano entrati in un terreno dove non potevano entrare e avevano fatto un’entrata che affacciava sulla rotatoria, in netto contrasto con le regolamentazioni della Provincia, che proibisce a un privato di avere un’entrata su una rotatoria pubblica. I vigili hanno emesso delle sanzioni, dove hanno intimato il ripristino dello stato del luogo e a breve arriveranno anche i verbali sulla faccenda”.
SI MOBILITA LA POLITICA LOCALE – “Oggi la nostra paura è una sola – conclude il consigliere di Fratelli d’Italia – se l’area è privata, difficilmente quelle persone abbandoneranno questo spazio. Qui i servizi igienici sono completamente inesistenti, peraltro il tutto sorge ai piedi di una ferrovia: ferrovie che hanno prescrizioni particolari, anche in termini di edilizia circostante o la presenza di fumi nelle loro vicinanze”. “Sono stato avvertito del problema da diversi imprenditori agricoli di Falcognana – dichiara Piero Cucunato, Capogruppo della Lega in IX Municipio – affrontando la questione con l’ex presidente municipale Pasquale Calzetta. Subito ho avvertito Matteo Salvini sulla possibile comparsa di un nuovo campo nomadi a Roma, facendo interessare alla faccenda tutti i parlamentari romani di Lega e Forza Italia. Tali attenzioni, ci hanno fatto esporre l’ambigua situazione di Falcognana al Prefetto di Roma: un dialogo costruttivo che prima ha portato ai controlli sul posto e poi il successivo sequestro dell’area”.