LA QUESTIONE RELATIVA ALLA PRESENZA DI AMIANTO – “Oggi a Corviale, c’è anche un intero scantinato con diversi tubi coperti dall’amianto – ci racconta Ida D’Orazi, Consigliere Nazionale di Feder Casa – una fotografia perfetta delle condizioni di questa palazzina, in cui è totalmente assente la manutenzione straordinaria da almeno cinquant’anni. In questo posto non si parla di un semplice degrado, ma bensì di un totale abbandono da parte degli Enti competenti e le istituzioni. Oggi sto promuovendo una raccolta firme, dove chiedo all’ATER di effettuare le manutenzioni ordinarie. L’azienda territoriale per l’edilizia pubblica della provincia di Roma, attualmente non svolge questi lavori. Infatti, una volta che diede gli alloggi popolari, l’ATER si appellò a un articolo votato in CDA con l’appoggio di alcuni Comitati, dove regolarizzava come le pulizie sarebbero dovute avvenire per mano degli stessi inquilini. Temo che su quel tavolo, nessuno abbia compreso la gravità di cosa abbia firmato”.
QUEI VUOTI NORMATIVI CHE GENERANO ANARCHIA – “Il Serpentone – continua D’Orazi – non è un semplice palazzo ma un vero e proprio paese. Come si dovrebbe autogestire una palazzina lunga un chilometro? Serve regolarizzare tutto e non dare spago a vuoti normativi, che automaticamente generano anarchia: qui la situazione è così confusa, che non capiamo chi sporca e chi invece pulisce. Eppure la legge parla chiaro: ‘ogni otto condomini, serve un amministratore’. Qui siamo 6.000 persone e 1.125 appartamenti, più il famoso quarto piano di Corviale. Ma è normale che durante un sopralluogo al quarto piano, casualmente mi apre un inquilino e mi mostra lo sgabuzzino condominiale ricoperto di amianto? Lo stesso locale dove uno può controllare l’acqua e la luce, quindi vissuto da tantissimi cittadini per la sua utilità. Questo in origine era un piano commerciale, oggi in balia dei più gravi guasti idraulici. Tutti i tubi di scarico sono rotti, in una situazione che va avanti da anni ma che è passata sotto traccia poiché l’area era occupata. Uno scenario inquietante, dove piove nelle case delle persone. Su questo spazio, il presidente Nicola Zingaretti ha messo in appalto 105 appartamenti: dopo una settimana che aveva consegnato gli alloggi, agli inquilini sono scoppiate le tubature con tutto il cartongesso che le copriva. Ci sono bagni che sono esplosi con tutti i condotti delle acque nere, stessa cosa per i tubi che passano sopra le camere da letto: si parla anche di stanze dove vivono persone disabili. Oggi Zingaretti deve fermare queste consegne, perchè è un controsenso destinare delle case in queste pessime condizioni”.
IL SESTO LOTTO – “Il sesto lotto di Corviale è completamente dimenticato dalla gestione residenziale: direi che vive in un mondo a sé stante – ci spiega il consigliere Marco Palma, Vicepresidente del Consiglio dell’XI Municipio – in questo quadrante non c’è nessun segno di riqualificazione, a differenza di quello che sta avvenendo nel IV lotto. Diciamo che andandoci a fare un sopralluogo, il sesto lotto sembra che non esista. L’unica attività commerciale in funzione è la farmacia comunale, il resto dei negozi è occupato e sono diventati abitazioni. Quindi se parliamo di evoluzione di Corviale, di certo questo fenomeno non ha toccato il IV lotto. Mi ha sorpreso in negativo una cosa: nonostante questo spazio disti 300 metri dal Consiglio municipale, qui la politica e le istituzioni sono completamente assenti. Qui regnano illegalità diffuse e conclamate, anche se non ho visto scene da Vittorio Brumotti durante il mio sopralluogo. Mi sono preso l’impegno di segnalare la faccenda all’ATER, soprattutto sulla situazione di una possibile presenza di amianto in questo quadrante del “Serpentone”: nonostante i tecnici ATER fossero impegnati nella riparazione di finestre rotte durante la mia visita, non mi sento di escludere la presenza di amianto all’interno dei pannelli del palazzo”.