Quali, secondo lei, gli errori di chi l’ha preceduta da non ripetere? “Sicuramente c’è stato uno scollamento tra l’amministrazione e i cittadini; non c’era empatia, sono state fatte troppe scelte politiche che piombavano sul territorio senza un minimo ascolto dei residenti. Va ricreato un rapporto coi cittadini, che si è perso in questi anni”.
I cittadini del IV Municipio da molti anni attendono importanti interventi urbanistici e il completamento di diverse opere pubbliche, ad esempio il Mercato coperto di via Pollio a Casalbertone. A che punto siamo? “Entro due anni risolveremo la questione del mercato di via Pollio. Forse anche in meno di due anni, stiamo lavorando. Su questo abbiamo già avuto diversi incontri sia presso l’assessorato all’Urbanistica sia con la CAM srl, (società costruttrice, ndr). Essendoci un contenzioso in atto, noi come politica siamo entrati in questa querelle”.
Lei si è battuto molto sul nodo dell’abbandono dell’ex fabbrica di penicillina arrivando anche a proporre, forse un po’ provocatoriamente, di far costruire i primi padiglioni dell’Expo 2030 proprio al suo interno. Umberti, come si può intervenire? “Noi purtroppo in questo momento possiamo fare solo gli spettatori. In questa fase è tutto in mano a un curatore fallimentare il quale a breve metterà in vendita il manufatto. Però per quanto ci riguarda siamo già pronti a intervenire, i soldi ci sono, considerando che poi il problema principale sarà la bonifica. Ad ogni modo gran parte delle risorse già le abbiamo”.
Presidente, con Gualtieri si è tornato a parlare della famosa ‘Cura del Ferro’ di ‘tocciana’ memoria. Parola d’ordine: restituire tempo ai cittadini. In che modo il programma del Sindaco, rispetto a questo, coinvolge il IV Municipio? “Noi abbiamo nel programma il prolungamento della metro B da Rebibbia a Casal Monastero. Inoltre è già in fase di progettazione la tramvia Santa Maria del Soccorso-piazzale del Verano. Non sono in grado di dare delle tempistiche, ma credo che nell’arco dei cinque anni si andrà a dama su queste cose se non ci sono intoppi”.
C’è poi un discorso a parte per le piste ciclabili in IV Municipio. È così? “È un tema, questo, che voglio assolutamente evidenziare. Ci sarà tutto un piano sulle ciclabili perché nel IV hanno poco chilometraggio. Ci sono molti progetti rimasti nel cassetto e mai realizzati, e l’idea che abbiamo è di creare dei percorsi ciclopedonali entro il Giubileo che passino all’interno dei parchi, come ad esempio un collegamento che da Settecamini arrivi fino alla stazione Tiburtina, passando attraverso gli spazi verdi del Municipio. E che sono assai in questo territorio quindi c’è questa possibilità. Abbiamo già fatto delle proposte concrete sul PUMS, come la ‘Ciclabile Ryder Cup’, costituita dal prolungamento di una ciclabile che da Casal Monastero va direttamente a Marco Simone. L’abbiamo denominata così perché nel 2023 nel nostro territorio ospiteremo la Ryder Cup (prestigiosa competizione internazionale di golf, ndr). Ciò considerando che nel IV non c’è mai stata una vera progettazione su questo tema, quindi rispetto a questo siamo all’anno zero”.
Parliamo di Pnrr: a parte il progetto del Parco Lineare di Roma Est, per la porzione che interessa il IV, come può agire il Municipio per intercettare queste risorse? “Credo che purtroppo sia complicatissimo intercettarle già a livello comunale. Anche qui paghiamo una carenza di progettazione che andava fatta negli anni passati, e malagestione. La vecchia amministrazione pensava al domani e non al dopodomani quindi non abbiamo progetti pronti. E dato che abbiamo delle scadenze a stretto giro, è difficile raccogliere la forza propulsiva del Pnrr”.
Umberti, il IV Muncipio conta 180mila abitanti e non possiede cinema e teatri. Secondo lei, anche nell’ottica di integrare meglio quartieri periferici come Case Rosse e Settecamini, è possibile attuare il modello dei teatri di cintura, come a Tor Bella Monaca? “Credo di no, perché Tor Bella Monaca di per sé ha delle caratteristiche particolari. Penso che invece Settecamini e Case Rosse, con la Ryder Cup, possano veramente fare il salto di qualità. Nel senso: dobbiamo sfruttare il grande evento per far sì che arrivi sviluppo economico su questi territori, poi tutto nasce di conseguenza”.
Questioni ordinarie. Ha annunciato, nei primi giorni dopo il suo insediamento, che avrebbe realizzato una task force per la pulizia di caditoie e strade. È soddisfatto di quanto fatto fino ad adesso? “Sì, senza dubbio. Abbiamo avuto una prima fase di assestamento, ovvero abbiamo fatto sì che i cassonetti non avessero più spazzatura all’interno e ci siamo occupati delle caditoie. Adesso siamo nella seconda fase che è dedicata ad eliminare macro e microdiscariche. Nella terza fase faremo in modo di rendere permanente il risultato raggiunto, considerando che abbiamo già messo a bilancio, per il prossimo triennio, oltre 200mila euro solo per la pulizia delle caditoie”.
Nodo decentramento. Presidente, c’è un tema particolare in cui, rispetto al momento storico che attraversiamo, vorrebbe più potere? “Sicuramente vorrei più potere finanziario. Il Municipio deve avere autonomia di bilancio, ciò permetterebbe a chiunque di dimostrare se è un buon amministratore o meno. È qui il nodo cruciale. Dopo di che vorrei più risorse in merito di gestione ed edilizia scolastica, ad esempio”.
Il suo pallino per questo mandato? “Sicuramente la Tiburtina. Finire questo cantiere interminabile perché è una ferita per il territorio che va cancellata. Poi, non so se ci riuscirò, ma vorrei tentare di valorizzare il territorio. Migliorare tre indicatori pessimi che abbiamo nel mio Municipio: abbassare il tasso di disoccupazione e di dispersione scolastica e alzare il reddito medio. L’unica cosa che chiedo ai cittadini è la pazienza. Abbiamo messo la macchina sulla strada giusta, e sono certo che con la pazienza in cinque anni riusciremo a raggiungere tanti obiettivi”.