CONDANNATO IL CLAN SENESE A ROMA
Nei confronti degli imputati il pm della Dda di Roma Francesco Minisci contestava reati che vanno dall’estorsione, all’usura, riciclaggio e trasferimento fraudolento dei valori, con l’aggravante, per alcune posizioni, di avere agito con il metodo mafioso. Al processo si è arrivati con l’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto della Dda Ilaria Calò, che ha portato nel luglio 2020 alla maxi operazione ‘Affari di Famiglia’, eseguita dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza e dalla Squadra Mobile. Durante le udienze del dibattimento sono stati ricostruiti i flussi finanziari e sentiti diversi collaboratori giustizia che hanno svelato le attività del clan, in particolare nei settori di auto, ristorazione e abbigliamento, oltre che nella Capitale, anche a Verona, Milano e Napoli.