LA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA – Tra tutti è l’attuale candidato del centrosinistra, Gianluca Lanzi ad essersi mosso con maggiore anticipo. Infatti già nel dicembre del 2019 aveva richiesto le primarie, anche se allora non si montarono nemmeno i gazebo, dato che si trovò subito l’accordo sul suo nome. In quel momento vennero valutati alcuni nomi anche nel centrodestra, tra questi: il leghista Daniele Catalano, e due esponenti di Fdi, il responsabile romano degli Enti locali Federico Rocca (ora lanciato verso il Campidoglio) e l’ex capogruppo municipale, Valerio Garipoli. Nel M5s, che fino ad oggi di fatto guida il Municipio con Mario Torelli investito della carica di Delegato della Sindaca, allora non si era ancora deciso un nome, ma a togliere dall’impasse i penta-stellati ci pensò l’emergenza sanitaria. Con il rinvio delle consultazioni, prima assieme alle Regionali e successivamente con le Comunali, si sono dilatati enormemente i tempi, lasciando i banchi di via Mazzacurati a prender polvere per due anni. Persino il risultato raggiunto da Lanzi come unico candidato alle primarie è stato messo in discussione. Infatti questa volta gli elettori del centrosinistra si sono dovuti esprimere, scegliendo tra lui e la candidata di Liberare Roma, Daniela Marianello. Una competizione che ha visto nuovamente la vittoria di Lanzi con l’80% delle preferenze (la percentuale più alta a Roma): “Serviva fare un risultato che non fosse solo una vittoria, ma che dimostrasse il valore del lavoro di questi anni”, ha commentato Lanzi.
LA SCELTA DEL CENTRODESTRA – Intanto nel centrodestra la rosa dei nomi sembra essersi ristretta. Salvo ripensamenti o sorprese dell’ultimo minuto la corsa per la candidatura sarebbe tra Daniele Catalano della Lega e Valerio Garipoli di Fdi. “I dirigenti stanno valutando i nominativi – spiega Garipoli – il 30 luglio potrebbe essere una data auspicabile per definire i 15 municipi. Io ho dato da mesi la mia disponibilità. Credo che in Municipio XI la candidatura spetterebbe a Fdi, per i numeri in aula e per i risultati elettorali ottenuti nel 2013 e nel 2016, ma anche per la rappresentatività sul territorio. Sarebbe un peccato sprecare quanto raggiunto in una dinamica di quote”. Sempre da Fdi l’ex Consigliere Marco Palma è contrario ad una decisione sui nomi presa da un tavolo nazionale: “Questo sembra indebolire la politica locale senza pensare alle specificità, Roma non è Milano e mi sembra assurdo che ad oggi non ci siano ancora i candidati per i Municipi”. Su una sua eventuale candidatura (e non sarebbe la prima esperienza), Palma ha risposto: “Sono dell’idea che se si viene chiamati si deve rispondere, così come ho fatto in passato”. L’altro nome in lizza per la candidatura è quello dell’esponente del carroccio Daniele Catalano: “In questi giorni si scioglieranno le riserve, bisogna sbrigarsi per non arrivare a ridosso delle elezioni con le idee ancora non chiare – afferma Catalano dalla Lega – Questo è un municipio dove il centrodestra non ha mai governato, ma non penso che ad oggi il competitor sia il M5s, dopo la sfiducia e il disastro su Roma sarà difficile replicare il successo delle ultime elezioni, sicuramente lo scontro sarà tra noi e il centrosinistra”.
IL M5S PUNTERÀ SULLA CONTINUITÀ? – Anche i 5Stelle in questi giorni stanno lavorando per le candidature. In questo caso il percorso seguito è quello di una consultazione interna degli attivisti locali su due o più candidati, da validare poi con il Campidoglio e con gli organi nazionali. I nomi in campo al momento sarebbero due, anche se l’ex Presidente, attuale Delegato della Sindaca, a domanda diretta risponde: “Non confermo e non smentisco, da uomo di Stato sono a disposizione. A breve si ci sarà la consultazione e avremo un nome”. L’altra candidatura sul tavolo è però quella dell’ex vicepresidente Luca Mellina, una scelta, spiega, fatta per dare continuità con la precedente amministrazione: “Cinque anni fa abbiamo faticato ad imparare come funzionava la macchina amministrativa. Adesso siamo pronti ad un secondo mandato – spiega Mellina – ho dato la mia disponibilità agli attivisti e mi sono confrontato anche con Torelli. Chi dei due passerà il vaglio della consultazione e l’ok del Campidoglio avrà a disposizione tutta la squadra”.