45MILA EURO PER I LAVORI – Con una determina dirigenziale del 7 maggio del 2020 l’amministrazione municipale ha affidato in modo diretto i lavori, per un importo totale 45.442 euro, finanziati con mutuo, per realizzare la struttura prefabbricata che oggi campeggia sulla piazza e che conta tre bagni pubblici, di cui uno per diversamente abili, “a uso esclusivo del mercato di via Urbano II”, si legge nel documento. Il cantiere è stato aperto alcuni mesi fa e si è concluso da pochi giorni.
“SPERPERO DI RISORSE PUBBLICHE” – Secondo Fratelli d’Italia, però, sono diversi gli interrogativi che vanno chiariti rispetto al cantiere. “Innanzitutto l’importo destinato a questo manufatto ci sembra assolutamente sproporzionato, oltre 45 mila euro per una casetta con tre bagni è un costo fuori mercato – spiega Marco Giovagnorio, capogruppo di FdI al Municipio XIII – inoltre, dal momento che è previsto lo spostamento del mercato di via Urbano II negli spazi del Forte Boccea, e questi bagni sono a uso esclusivo degli operatori, siamo davanti a un vero e proprio sperpero di risorse pubbliche”.
L’AFFIDAMENTO DIRETTO – Accanto a questo aspetto poi secondo FdI andrebbe chiarito “come mai si è proceduto a un affidamento diretto – prosegue Giovagnorio – il Movimento 5 stelle, che quando era all’opposizione promuoveva la politica degli avvisi pubblici, sempre e comunque, e attaccava gli affidamenti diretti, ora che governa, in questo caso, e in molti altri, fa lo stesso”. Nella determinazione dirigenziale, su questo punto, si legge che è stata indetta “una procedura mediante affidamento diretto” dopo aver consultato “due operatori economici individuati a seguito d’indagine di mercato realizzata dall’Ufficio tecnico del Municipio XIII” e che “la scelta di rivolgersi a due ditte di prefabbricazione è nata dall’esigenza di limitare la durata del cantiere e l’impatto sulle attività del mercato”. Inoltre “non è stata attivata la procedura mediante piattaforma Mepa in considerazione della peculiarità dell’incarico da conferire e per le specifiche competenze richieste”, prosegue il documento. “Se l’intenzione era davvero abbreviare i tempi, l’amministrazione allora chiarisca come mai ci hanno messo mesi per realizzare un prefabbricato che si monta in tre giorni, visto che la determinazione è del 2020 – sottolinea il capogruppo municipale di FdI – e, infatti, dopo aver tenuto un cantiere aperto per mesi, con disagi ai commercianti e residenti, in tre giorni il manufatto è stato tirato su”, conclude Giovagnorio.