LE DIVERSE ANIME DEL M5S IN XIII
Anime diverse che guardano anche al futuro in maniera differente. Non è un mistero che nei territori sia in corso un confronto tra gli eletti per scegliere i candidati alla presidenza dei Municipi e – stando alle indiscrezioni che circolano al momento – per quanto riguarda il M5s gli attuali minisindaci dovrebbero puntare a spendersi con una candidatura per l’Assemblea capitolina a supporto della sindaca Raggi, lasciando invece la corsa municipale a un eletto o rappresentante della giunta in carica.
LE INDISCREZIONI SUL PROSSIMO CANDIDATO PRESIDENTE
Nel Municipio XIII il nome che è rimbalzato è quello del consigliere Alessio Marsili che, stando al voto espresso sul rinnovo della carica di capogruppo, a Castracane avrebbe preferito Angelica Ardovino. Una scelta non condivisa, però, dalla maggior parte del suo gruppo che invece si è schierata a sostegno di Castracane.
I MAL DI PANCIA DELLA MAGGIORANZA
E così nel parlamentino di via Aurelia si sono rincorse voci su malumori nella maggioranza, in vista della scelta del candidato. Castracane però spiega: “Veniamo da storie e culture diverse. Del candidato alla presidenza non abbiamo ancora discusso, ma com’è giusto che sia, c’è un dibattito vivace di tanto in tanto su vari temi perché ci sono anime diverse. Questo è il valore aggiunto del M5s che ho sempre cercato di tutelare e che tutelerò anche in questi ultimi mesi”. Rispetto al futuro, in vista del voto in autunno, Castracane frena su qualunque ipotesi di una sua discesa in campo per la presidenza del Municipio. “Non mi sento adatto come presidente, so che un lavoro faticoso e complicato, sto valutando se continuare o meno. Però ci sono altri che nel gruppo lo potrebbero fare. Marsili è uno di questi – sottolinea – più che altro però la scelta non dovrebbe avvenire dall’alto. Il tema non è il nome ma il metodo. Io auspico che ci siano delle ‘municiparie’, che la candidatura non venga dall’alto”. Insomma che chi vuole si faccia avanti e che la base esprima la sua preferenza. L’obiettivo “dev’essere l’unità e spero che il gruppo sia unito fino alla fine della consiliatura. Farò del mio meglio per garantirlo”, conclude il capogruppo.