IL PROGETTO – Parsec da anni è in campo per prevenire e contrastare le dipendenze di qualsiasi genere e porta avanti il suo operato attraverso il coinvolgimento dei giovani. A coordinare il progetto artistico in questione e l’andamento dei lavori è stato lo street artist Mimmo Rubino, nome d’arte Rub Kandy. La zona dove sorge l’opera è spesso luogo di movida low cost (bevande alcoliche a basso prezzo e di poco pregio), area quindi frequentata prevalentemente da vandali, senzatetto e tossicodipendenti.
IL MESSAGGIO DELL’OPERA – Il messaggio, nonché titolo dell’opera d’ arte stessa che gli adolescenti-realizzatori hanno voluto veicolare, è espresso da una sola parola; “Fragile”, rappresentata artisticamente, come anche un bicchiere scheggiato, proprio per evidenziare come l’umanità e la società odierne possano facilmente cadere nella debolezza e nella fragilità. A sfociare nella vulnerabilità sono proprio i giovani di oggi che si muovono senza obiettivi e riferimenti. L’opera d’arte è stata quindi studiata da Kandy proprio in relazione al contesto di collocazione; il font, l’utilizzo del colore, la spaziatura e la scelta del vocabolo “Fragile”, avente il medesimo significato sia in italiano che in inglese, si sposano “ad hoc” con la situazione di degrado sociale registrata nel piazzale della stazione metro di Conca D’Oro.
IL CONTESTO NEL QUALE NASCE – Quest’area, fondata nel 2012 e abbandonata da cittadini ed istituzioni, sa già di relitto metropolitano in quanto è spesso teatro di allagamenti, di atti di vandalismo e di scritte a sfondo razziale. L’assessora alle Politiche Sociali del Municipio III, Maria Concetta Romano, ha evidenziato come anche lo scorso anno il piazzale era una meta scelta da giovani che si radunavano per consumare casse di birra, gettando poi le bottiglie a terra; il Municipio prontamente si mobilitò per installare delle campane. La situazione ha continuato a degenerare a luglio, a seguito dello sgombero dell’insediamento abusivo all’Olimpica che ha comportato l’arrivo, presso la fermata di Conca D’Oro, di persone senza dimora che si accampavano sotto le pensiline della metropolitana.
NESSUNO SI SALVA DA SOLO – “L’opera Fragile rientra nel bando Adolescenza e Trasgressione – spiega al Caffè di Roma l’assessora Romano –dopo lo sgombero a luglio del campo abusivo all’Olimpica la situazione territoriale è peggiorata; ci siamo ritrovati con tante persone senza dimora che andavano ad alloggiare sotto le pensiline della metropolitana. Questa opera d’arte deve essere una presa di coscienza in quanto tutti possiamo diventare fragili, non solo chi ha una dipendenza. Si può essere fragili quando si perde un lavoro; noi come comunità raccogliamo queste debolezze nel tentativo di fornire delle risposte adeguate. La parola Fragile sull’opera sta a testimoniare una vulnerabilità non solo umana ma anche una debolezza strutturale del nostro territorio. Come dice Papa Francesco nessuno si salva da solo e dobbiamo imparare a capire che non possiamo pensare solo a noi stessi”.