IL SENSO DI APPARTENENZA AL QUARTIERE MONTESPACCATO – “La storia del territorio che abitiamo rappresenta le nostre radici culturali e spesso con il tempo se ne perde memoria – le parole della minisindaca Giuseppina Castagnetta – la riqualifica di Via Pane è un’occasione per raccontare e rinnovare il sentimento di appartenenza al quartiere di Montespaccato, in riferimento alla sua storia”. Montespaccato, situato a ridosso del GRA tra la via Aurelia e la via Boccea, conobbe il suo primo sviluppo urbanistico intorno agli anni Trenta del secolo scorso. Il nome Via Pane, porzione del quartiere in questione, è attribuito alla figura di Antonio Pane, medico dell’Ospedale Santo Spirito nel periodo compreso fra il diciassettesimo e diciottesimo secolo. Una dedica simile si è avuta per quanto riguarda la via parallela a via Pane, ossia Via Enrico Bondi, primario dell’Ospedale Santo Spirito che fu ucciso nel 1899 da un ammalato. Entrambi i riconoscimenti, assegnanti nell’immediato dopoguerra, testimoniano che le terre prese in considerazione erano di proprietà dell’ospedale; questi beni, già dal XII secolo, erano gestiti dall’Ordine di Santo Spirito, al punto che il pontefice Papa Paolo V affiancò ad essi l’istituzione del Banco di Santo Spirito. Tutto ciò in numeri sta a significare che a fine diciottesimo secolo, l’Ospedale Santo Spirito deteneva un patrimonio terriero pari a 15mila ettari, comprendente l’attuale Montespaccato. Il paradigma fu stravolto con l’Unità d’Italia nel 1861, quando vennero confiscati tutti i beni ecclesiastici e l’area in questione, incluso Montespaccato, passò nelle mani dei conti Fogaccia. L’esito finale si ebbe tra i due conflitti mondiali, periodo in cui l’area, dopo una lottizzazione urbanistica, fu assorbita dalla città.
Montespaccato
Un Totem come simbolo della riqualificazione di via Pane
Il Municipio XIII e l’Ufficio Coordinamento Decoro Urbano hanno portato a termine un progetto di riqualificazione territoriale che ha interessato Via Pane, una porzione di Montespaccato. Nel piano era previsto anche un totem, installato nei giorni scorsi, narrante la storia del quartiere e la vita dei suoi abitanti. L’associazione Corneliscript, fondata da un gruppo di abitanti del quartiere che ha seguito un corso di scrittura nella biblioteca Cornelia, insieme al Municipio hanno selezionato un brano, dal titolo “La bellezza è relativa” di Luciana Albanese”, letto proprio durante l’inaugurazione del totem. Con queste azioni culturali si è voluto mirare non solo alla riqualificazione dell’area di Montespaccato, via Pane, ma si è anche voluto diffondere un sapere, una conoscenza e una resistenza culturale. “Si tratta di disseminazione di conoscenza e di resistenza culturale, che qui è diventata forza sociale per vivere al meglio i luoghi di una città complessa che nelle difficoltà trova il meglio di sé. Vince chi perde: serve impegno per modificare il giudizio sulle cose, i luoghi e le persone”, commentano dal XIII Municipio.
17/12/2020
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