GLI EQUILIBRI DI MAGGIORANZA NON CAMBIANO
“Non c’è una maggioranza che traballa né ci sono state manovre di corrente – risponde la presidente – ma solo una decisione presa da Capraro in maniera autonoma. Il ruolo di presidente dell’aula è complesso e seguirlo da remoto è ancor più difficile. Capraro ha scelto di dimettersi, senza anticiparlo a nessuno, in seguito a una discussione con un consigliere Pd. Ma si tratta di una scelta legata a sue questioni personali e non politiche. Dopo una sola settimana, con 15 voti, abbiamo eletto Carlo Manfredi, capogruppo del PD, e Rita Lattanzi, capogruppo di Italia Viva, rispettivamente alla carica di Presidente e Vicepresidente del Consiglio del Municipio. La vicenda è rientrata quindi in tempi rapidi. Non esiste un cambio di forze in maggioranza”.
UNO SCONTRO TRA CORRENTI?
Diversa la lettura del centrodestra, che aveva puntato il dito in una nota a firma dei consiglieri FdI Holljwer Paolo e Sandra Bertucci. “L’ennesimo scontro tra correnti nella maggioranza guidata da Francesca Del Bello ha comportato le dimissioni di Guido Capraro, tradito dai suoi stessi ‘compagni’ di partito nei giorni scorsi. Questo è solamente l’ultimo episodio che riguarda le questioni interne del Pd che, di fatto, non segue più le esigenze del territorio”. “L’opposizione la legge strumentalmente – ribatte Del Bello – Capisco che debbano dare un’interpretazione dei fatti che sia a loro vantaggio, ma in questo caso non ci sono proprio i presupposti”.
I NERVI IN CASA PD RESTANO COMUNQUE TESI
Che eventuali correnti interne possano minare la candidatura dell’attuale minisindaca è un’ipotesi vista con il fumo negli occhi anche dalla giunta. “I continui attacchi a Francesca non provengono solamente dall’opposizione e in passato sono stati indotti anche dalla stessa maggioranza – spiega l’assessore all’Ambiente Rino Fabiano – se si fa critica con genuinità e per migliorare è positivo. Ma se gli obiettivi sono di corrente, o peggio per sistemare le proprie persone di riferimento, allora si fa il male del territorio. Le vite dei partiti non possono prevalere sulle esigenze dei cittadini, lo dico da civico”. “E lancio un appello ai componenti del suo partito – aggiunge Fabiano – Del Bello ha vinto le elezioni in un quadro disastroso e ha mantenuto un territorio importante a mani nude, non avendo avuto supporto dal Comune. Ricordo ai colleghi del PD che solo grazie alla vera e propria resilienza della Del Bello si sono potuti raggiungere determinati risultati sulle scuole, il verde, la trasformazione di alcune aree pubbliche restituite ai cittadini. Nonostante il budget minimo e l’assenza del Campidoglio. Ci auguriamo che le manovre non siano per impedire una sua ricandidatura. Mettere in discussione Del Bello per fare contenta qualche corrente sarebbe veramente autolesionista. E pensare di costruire un’alternativa a lei, partendo proprio dal suo stesso partito, mi sembra una follia”.