Non accennano a placarsi le polemiche sull’attuale pista ciclabile di Ostia. Nata con l’obiettivo di contribuire al contenimento del contagio, quindi a carattere temporaneo e dopo lo stop imposto dal Ministero dei Trasporti, ha ottenuto in extremis la proroga fino alla fine dell’emergenza Covid o al collaudo della nuova pista definitiva. Proprio a fronte di questo bailamme abbiamo voluto farci raccontare dal Consigliere Paolo Ferrara, strenuo difensore di questo progetto di mobilità sostenibile, come sarà la nuova ciclabile.
Consigliere, in passato ha minacciato di incatenarsi se qualcuno avesse osato toccare la pista ciclabile, non si è voluto mai arrendere difronte alle critiche di questo progetto che da temporaneo è diventato definitivo, perché tanta passione e determinazione? “Il mare di Roma meritava la sua ciclabile e non potevamo essere il fanalino di coda dei lungomari europei; grazie a questo intervento da ultimi diventiamo primi, perché con i 5 km che abbiamo realizzato l’intero lungomare è coperto da una pista ciclabile. E’ vero, ho minacciato di incatenarmi perché una classe politica vecchia ha cercato, con esposti strumentali e giochetti amministrativi, di far impantanare il cambiamento solo per fermare la realizzazione dell’opera. Questa pista ciclabile è molto apprezzata e loro in questo caso hanno dimostrato che viene prima la conservazione del loro consenso che il bene della città”.
Molti i favorevoli, ma la maggior parte dei cittadini continua a esprimere forti perplessità: difficoltà a raggiungere le spiagge, traffico congestionato, ambulanze bloccate in coda tra le auto. Come si svilupperà l’opera definitiva alla luce dell’esperienza maturata in questi mesi? “L’opera come giustamente sottolinea è stata sperimentale, ma non è proprio così. Le perplessità le esprimono i partiti che non vedono a un palmo dal loro naso. Siamo stati travolti dai complimenti. Quando abbiamo inaugurato la ciclabile, la pista è stata invasa dai cittadini, il fine settimana è sempre affollata e le famiglie con i loro bambini finalmente possono pedalare in sicurezza davanti al mare di Roma. Noi non difendiamo il traffico, ma come fanno le grandi capitali europee andiamo verso la mobilità sostenibile e con questo intervento abbiamo risolto le difficoltà di moltissime persone che in 5 minuti possono arrivare in qualsiasi spiaggia usando la bicicletta o il monopattino elettrico. Per quanto riguarda le ambulanze con il nuovo progetto avranno a disposizione tutto lo spazio necessario, anche se il fronte mare ha tre arterie parallele per il transito dei soccorsi disposte in modo orizzontale, per cui stiamo parlando del nulla”.
Si parla di sicurezza grazie a para pedonali, adeguamento dei semafori, pozzetti drenanti, eliminazione dei parcheggi a fianco della pista, ma verranno anche imposti i limiti di velocità per la tutela di chi vuole semplicemente godersi la passeggiata con la famiglia? “I limiti già esistono e sul lungomare si può andare al massimo a 30 km orari, proprio per questo il restringimento della carreggiata non dovrebbe preoccupare. In questi anni ci sono stati incidenti mortali proprio perché qualcuno ha scambiato il lungomare per un’autostrada. La pista ciclabile è completamente separata dall’area pedonale per cui le persone potranno passeggiare in tutta sicurezza. In alcuni tratti come da nuovo progetto, si recuperano addirittura nuovi camminamenti a disposizione dei pedoni”.
Vedremo interventi anche sulla vecchia parte che arriva al porto? “Abbiamo già iniziato l’opera di riqualificazione del tratto di ponente. Il primo tratto di questa pista, realizzata dalle vecchie amministrazioni, era fuori legge e pericolosa, per questo abbiamo stanziato nuovi fondi per allargare il marciapiede e riportarla nella legalità. Insomma come si fa a non avere passione e determinazione per una rivoluzione del genere”.