CEMENTIFICAZIONE SELVAGGIA NEL MIRINO: DUEMILA ETTARI SARANNO AREA PROTETTA
Una delle criticità maggiori della Valle è sicuramente la presenza di una percentuale di cemento abbondantemente oltre la media nazionale. Da qui una delle proposte dell’Alleanza: istituire duemila ettari di aree protette e un ente di gestione delle zone interessate. A partire da questa linea in Regione Lazio già spuntano le prime idee; la messa in sicurezza, il restauro e la fruizione del patrimonio storico archeologico (come la parte monumentale dei quattro acquedotti che rifornivano di acqua Roma in epoca imperiale), l’istituzione della riserva naturale ‘Agro Tiburtino-Prenestino’ affinché comprenda anche le aree del VI Municipio e il riconoscimento del ‘Cammino dei Giganti dell’Acqua’, un asse escursionistico attrezzato fra Palestrina e Tivoli. Non solo; fra gli obiettivi a medio termine figura anche la promozione e la diffusione di prodotti locali e attività sostenibili. Inoltre, ogni Comune che insiste sull’area dovrà fare la sua parte con attività di manutenzione ordinaria.
L’APPELLO AL MIBACT
Dicono in una nota i firmatari del manifesto: “Ci aspettiamo un impegno immediato, strutturato e concreto da parte delle istituzioni locali, regionali e nazionali, in special modo da parte del Mibact”. Come spiega infatti Fabrizio Tassi: “L’idea è quella di chiedere i fondi necessari al raggiungimento degli obiettivi. Al momento siamo comunque soddisfatti per la votazione ottenuta in aula in quanto tutte le forze politiche hanno dato parere positivo”. Staremo a vedere, quindi, quali saranno le risorse stanziate per la tutela della Valle Prenestina e le prossime iniziative delle istituzioni, dagli organi di prossimità fino al Ministero della Cultura. Per il momento registriamo con piacere il fatto che l’ambiente e i beni archeologici sembrano mettere d’accordo tutti.