Presidente, come valuta l’esperienza di questi anni di amministrazione in Municipio? È soddisfatto? “Sicuramente faticosa. L’impegno è stato totale e costante, ci abbiamo messo anima e corpo. Il problema più grande è stata la questione del decentramento amministrativo che c’è e non c’è, quindi spesso abbiamo impattato con una esagerata frammentazione delle competenze. Dopo di che il VI Municipio ci era stato lasciato in condizioni disastrose, però abbiamo recuperato e devo dire che gli uffici sono stati molto reattivi e ci hanno dato molta soddisfazione, infatti colgo l’occasione per ringraziarli”.
Buona parte del suo mandato è stato caratterizzato dal nodo delle quote rosa; ad oggi manca ancora una donna tra gli assessori e sono stati presentati degli esposti in Prefettura. Come mai non si è riusciti a risolvere questo problema? “Il problema è che al momento non si è trovata ancora una figura pari almeno a quella che deve essere sostituita. La giunta ha lavorato in efficienza, chi pensa che sia illegittima lo dimostri in un tribunale. Il mio problema, piuttosto, è non far scendere il livello della squadra che è elevato. Inoltre la situazione sanitaria non ci ha aiutato nella ricerca dell’assessore mancante”.
Parliamo del bilancio di previsione. È arrivato solamente il 24 dicembre scorso e sembra essere stato discusso in tutta fretta, infatti l’avete approvato appena una settimana dopo. Si poteva agire meglio? “Dal momento in cui il bilancio ci viene trasmesso abbiamo dieci giorni per discuterlo. Purtroppo, viste le feste natalizie, ci siamo attenuti a ciò che dice il regolamento. Poi dopo l’approvazione c’è stata la proroga che ha fissato i termini entro il 15 gennaio, ma noi ormai l’avevamo approvato. Certamente un po’ di tempo in più a disposizione sarebbe stato necessario, e la comunicazione della proroga è stata tardiva, infatti è arrivata dopo la nostra approvazione”.
Romanella, per i centri polifunzionali di Prato Fiorito e Villa Verde son state spese centinaia di migliaia di euro e, nonostante siano da anni ultimati, a causa di una serie infinita di cavilli burocratici ancora non si è riuscito a consegnarli alla cittadinanza. A che punto siamo? “Villa Verde dovrebbe essere ultimato e siamo in fase di consegna. Cosa stia causando questo ritardo al momento lo ignoro. In via Lascari credo invece che ci sia ancora qualcosa da ultimare, in questo caso la questione è più tecnica. Sulle tempistiche, vale purtroppo il discorso di prima rispetto al decentramento. La responsabilità maggiore è sulle spalle del P.A.U., e dare dei tempi su questioni che riguardano altri non me la sento. Chiaramente noi tutti i giorni sollecitiamo”.
Nei giorni scorsi Torre Spaccata è passata al VII Municipio. La lontananza dalle infrastrutture del VI ha escluso il quartiere dai servizi. Anche Galatea vive questa criticità e la popolazione vorrebbe passare al V. Lei come si pone rispetto a questo? “Il VI Municipio è enorme. A livello toponomastico ad ogni modo Torre Spaccata rientra nel quartiere Don Bosco, quindi è stato logico che passasse al VII. Per quanto riguarda via Galatea è da noi attenzionata, ma non solo, cercheremo di trovare i soldi per rifarla. Prometto che ci impegneremo”.
Quali sono gli obiettivi per gli ultimi mesi di amministrazione? “Ci terrei molto che partisse il cantiere della biblioteca di via Merlini a Tor Bella Monaca, sarebbe una soddisfazione. Abbiamo riqualificato l’area circostante e saremmo pronti per partire con la gara di ristrutturazione, c’è già il progetto. Un altro mio cruccio era la sala cinema di via Conti chiusa dal 2013; stiamo completando i lavori e spero a metà febbraio di vederla ultimata”.
Presidente, pensa di ricandidarsi? “È stato un lavoro molto faticoso, non so se mi ricandiderò ma se dovessero chiedermelo sarò a disposizione”.