Lo stato attuale della situazione
“Il 6 febbraio alla Commissione Lavori pubblici abbiamo discusso dell’opera Casorezzo – Esperia Sperani. Abbiamo ricevuto lo stato della situazione dai Dipartimenti Simu e Pau. – sostiene Alessandro Volpi, portavoce del M5S del Municipio XIV – Possiamo avviare la revisione del Progetto Definitivo (aggiornandolo alla normative e al tariffario) e la redazione del Progetto Esecutivo, condizione essenziale per poter sbloccare i fondi e finalmente mettere a bando l’opera (60 giorni per il definitivo + 30 per l’esecutivo). Un’opera fondamentale per migliorare la mobilità di tutti i residenti del quadrante Selva Candida-Palmarola”. Praticamente si è allo stesso punto di 1 anno fa: Il 3 gennaio 2019 il Campidoglio indiceva la gara per l’adeguamento della progettazione definitiva e la realizzazione di quella esecutiva, “il cui affidamento avrebbe dovuto concludersi il marzo successivo. Invece tra una richiesta documentale integrativa e la nomina di una nuova commissione aggiudicatrice, si è arrivati al 19 Dicembre 2019, solo per capire chi dovesse realizzare quei due progetti messi a bando. – sottolinea Giuseppe Strazzera, presidente del Comitato NARNO (Nuova Alleanza Roma Nord) – Ora dopo l’affidamento del progetto definitivo completo e l’approvazione in Assemblea Capitolina, si potrà realizzare il progetto esecutivo e fra 1 anno si potrà arrivare all’indizione della gara per l’affidamento dei lavori”.
Un’attesa che dura da 20 anni
Dunque si è riavvolto il nastro di partenza di un iter burocratico per la realizzazione di un’opera viaria approvata con delibera comunale nel lontano 2001, classificata come l’intervento pubblico n.1 del Programma di Recupero Urbano (P.R.U., ex art. 11 della legge 493 del 1993), per un importo di 3.528 miliardi di vecchie lire, con inizio dei lavori previsto per il 2001 e consegna nel 2002. Un’epopea di lungaggini burocratiche ed intoppi vari, fra espropri dei lotti interessati dalla nuova opera, relativi contenziosi e l’aggiunta della pista ciclabile.
Gli espropri
L’ultimo ostacolo che ha comportato vari slittamenti nel corso dell’ultimo decennio, è quello del completamento degli espropri. – sostiene Volpi – Quest’anno sono stati stanziati tutti i fondi per chiudere i contenziosi in atto e acquisire le particelle rimanenti. Abbiamo offerto all’Ufficio Espropri tutto il supporto necessario per velocizzare le procedure di notifica. Nell’opera è prevista la realizzazione di una pista ciclabile da Via Esperia Sperani alla stazione Ipogeo degli Ottavi. Un’infrastruttura che oggi offrirà agli abitanti di Palmarola la possibilità di raggiungere la stazione FL3 con mobilità alternativa e che domani estenderà questa possibilità a tutti i cittadini di Selva Candida.”. Il ritardo ciclopico nell’avvio della realizzazione della nuova strada, secondo il presidente del Comitato Narno: “è dovuto all’aggiunta della pista ciclabile. Proprio la legge nazionale del 2012 prevede la realizzazione di nuove strade con annessione obbligatoria di piste ciclabili, Dunque è stata necessaria una nuova progettazione con ampliamento della strada e un nuovo finanziamento”. Oggi la tanto sospirata “strada dei desideri” costerà circa 6 milioni e 180mila € già stanziati dal Comune, dalla Regione Lazio e dai proprietari dei consorzi stradali interessati. “Impieghiamo 25 minuti per raggiungere da Selva Candida la stazione di Ipogeo degli Ottavi e le scuole di Ottavia. Non abbiamo scuole materne ed 1 sola elementare non in grado di soddisfare il bacino d’utenza.”, recrimina Strazzera.