“Un centro antiviolenza nato dall’esigenza di mettere in atto un intervento capillare nella città di Roma”. Così Dalila Novelli, Presidente onoraria dell’Associazione AssoLei, presenta lo sportello per donne vittima di violenza che ha aperto in via del Pigneto 22. Lo sportello ha aperto i battenti nell’ambito delle attività previste nel protocollo d’intesa interistituzionale per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, sottoscritto, oltre che da AssoLei, anche da D.A.L.I.A e A.GE.D.O (Associazione Genitori di Omosessuali). “Come associazione AssoLei – racconta Novelli – abbiamo diversi sportelli nella Capitale. La sede storica della nostra Associazione nata nel 1993 è nel Municipio I. Quando abbiamo visto che era stato messa a bando pubblico una struttura di proprietà del Comune di Roma in via del Pigneto, 22, abbiamo subito partecipato, risultando idonei alla gestione di uno sportello antiviolenza insieme a D.A.L.I.A e A.Ge.D.O.”. AssoLei, caratterizzata dalla “lotta contro le discriminazioni, le violenze in famiglia e nella società, le molestie e gli abusi sessuali sui luoghi di lavoro, il mobbing e lo stalking”, fa parte del Consorzio Casa Internazionale delle Donne di Roma (Via della Lungara 19) e attualmente gestisce, oltre a quello del Pigneto, altri tre sportelli di ascolto emotivo, consulenza legale e psicologica. Uno nella sede storica di Via Benedetta, 28 a Trastevere; uno presso la sede del Municipio VIII di Roma, (ex XI) in Via Benedetto Croce, 50, a Garbatella; e dal 2018 AssoLei si trova anche presso il Presidio integrato (Poliambulatorio) Santa Caterina della Rosa in via Nicolò Forteguerri, 4 (V Municipio di Roma).
Un punto di riferimento per il Municipio V
Mancava un punto di riferimento per le donne nel Municipio V, ed ecco il nuovo sportello in via del Pigneto 22, per fornire consulenza e appoggio a tutte coloro che si trovano in difficoltà: “al Pigneto – commenta Novelli – quartiere decisamente multietnico, c’è una bellissima realtà che si è anche valorizzata negli ultimi anni ma ci sono anche parecchie difficoltà. Anche perché il Municipio V a livello abitativo è enorme e non omogeneo, caratterizzato da situazioni delle più diverse”. E continua: “Al momento, abbiamo avuto degli incontri con l’Assessore alle Politiche Sociali del Municipio V Mario Podeschi che è stato molto disponibile, insieme anche all’intera struttura amministrativa del Municipio stesso. In questa prima fase stiamo facendo per lo più un lavoro di promozione dell’attività, spiegando alla gente come e quando garantiremo orari di accoglienza ma anche servizi telefonici”. Novelli si dice convinta che a Roma servirebbero molti più sportelli di quanti ce ne siano ora: “Di realtà come la nostra e di sportelli come questo c’è sempre bisogno – dice – Anche perché spesso le donne hanno paura di denunciare perché temono soprattutto di perdere l’affidamento dei figli. E noi forniamo loro tutto il nostro sostegno”. E conclude: “Teniamo a mente che la violenza non è soltanto legata al degrado, ma anche ad una concezione culturale patriarcale difficile da sradicare. Quando ci sono anche forti difficoltà economiche, diventa senza dubbio tutto più complicato”.
Elena Paparelli