Dalla Casa delle Donne fino alla Consulta Femminile, come intende portare avanti la delega alle Politiche di Genere?
“In maniera trasversale, portando queste Politiche in tutti quegli ambiti che sono propri di una amministrazione locale come scuola, educazione e politiche sociali. Il nostro territorio ha diversi servizi dedicati al sostegno delle donne che escono da situazioni di violenza, ma molte altre misure possono essere prese sia sulla comunicazione che sull’apertura di nuovi spazi. Da attivista credo che ogni territorio dovrebbe avere un’esperienza come quella di Lucha y Siesta”.
Il Municipio dovrà gestire i fondi a bilancio derivanti dal processo partecipativo di piazza dei Navigatori, si potranno utilizzare presto queste risorse?
“La questione è seguita da diversi assessorati che si servono del bilancio per mettere in campo i progetti, devo quindi mettermi in linea con la Giunta. L’assessore Marotta ha fatto un grande lavoro per evitare sprechi e fondi non destinati, per fare questo serve collaborazione rispetto alle priorità del Municipio. Mi muoverò con gli altri Assessori per capite le manovre in campo e come portarle a compimento nel prossimo anno e mezzo”.
Questo è tra i territori più anziani della Capitale, cosa vuol dire parlare qui di Politiche Giovanili?
“La delega è alle Generazioni e l’ottica è quella di favorire i collegamenti su un territorio anziano ma con importanti presenze giovanili, dagli studenti fino ai luoghi legati ai fondi della Legge 285 (ludoteche ndr), che hanno bisogno di risorse e progettazione per realizzare interventi di lungo periodo. Così si creano relazioni forti che possono contrastare fenomeni come la solitudine degli anziani, la violenza nelle famiglie e la dispersione scolastica, elementi da mettere in rete in un territorio con grandi potenzialità sociali”.
Il Municipio VIII è ricco di luoghi e ricorrenze legate alla memoria della nostra città. Come si migliora il rapporto tra territorio, memoria e cittadini?
“Mantenere la memoria viva vuol dire far ricadere avvenimenti del passato sul giorno d’oggi. Fare in modo che i giovani e non solo si rendano conto che quei fenomeni che stanno riemergendo sono stati già sconfitti e che farli ritornare significa mancare di rispetto verso quella stessa memoria. Il prossimo anno sarà il centenario della Garbatella, credo sia un’occasione per tutto il territorio di riscoprire memorie che restano sotto silenzio, come quella delle donne che hanno fatto la resistenza in questo quartiere”.
Leonardo Mancini