Sullo striscione che scende giù dal tetto della facoltà di Filosofia a Villa Mirafiori si legge: «Non ci tagliate il futuro. Vogliamo la magistrale».
Sul tetto di Villa Mirafiori per protestare contro i tagli all’Università
La protesta è diretta contro i tagli all’università che rischiano di far saltare alcuni corsi di laurea magistrali.
A rischio sono in particolare le lauree magistrali dei corsi di Filosofia e Intelligenza Artificiale e di Scienze Matematiche per l’Intelligenza Artificiale.
Cancellare questi corsi di laurea magistrale vorrebbe dire lasciare gli studenti che hanno frequentato tre anni di triennale senza una prospettiva per il futuro.
Tutti fanno un gran parlare di Intelligenza Artificiale, spesso a sproposito, e poi è proprio sugli studi universitari di questo settore strategico che si operano i tagli.
“I soldi ci sono ma vengono spesi per il riarmo”
Sono gli studenti di Cambiare Rotta a denunciare a gran voce la politica di tagli all’università, a favore di progetti per il riarmo:
“I soldi ci sono: vengono spesi in progetti come il Technopole, progetti in collaborazione con le industrie militari. Vengono spesi, in tutta l’Unione Europea, per il riarmo invece che per la formazione e per il nostro futuro!
Mercoledì saremo al rettorato per contestare la responsabilità della rettrice, a cui abbiamo già inviato una lettera per chiedere un incontro immediato”
Mercoledì 16 aprile gli studenti saranno dunque in presidio alle 10 sotto il rettorato per ottenere un incontro.
Gli studenti denunciano una politica di “scaricabarile”
Le voci degli studenti sono particolarmente critiche nei confronti della rettrice Polimeni:
«La Rettrice fa scaricabarile con il Ministero quando si parla di fondi e alle Facoltà quando si parla di amministrazione.
A seguito delle nostre numerose richieste di incontro per discutere del mancato avvio delle magistrali di Filosofia e Intelligenza Artificiale e Scienze Matematiche per l’Intelligenza Artificiale, ancora una volta Antonella Polimeni se ne lava le mani, rispondendo con tono e atteggiamento vergognosi.
Anche dopo l’occupazione del tetto di Villa Mirafiori nessun incontro, ma solo l’invito a seguire una diretta YouTube dove non avremmo avuto la possibilità di un confronto, e dove ha attaccato la legittimità delle proteste degli studenti».
Ciò che gli studenti denunciano è una politica di scarico di responsabilità tra singole facoltà, Rettorato e Ministero, ognuno che rimpalla scelte e decisioni sugli altri:
«[La rettrice] Ha affermato che la programmazione della didattica è responsabilità delle singole facoltà e che il rettorato non è un interlocutore per queste questioni, negando i tagli all’offerta formativa nell’ateneo tutto.
Allora ci chiediamo: com’è possibile che ogni volta che cerchiamo un interlocutore nelle facoltà ci venga detto – questa volta dal CAD e dalla preside Punzi – che il problema è la mancanza di fondi e che va affrontata direttamente coi “piani alti” della governance di ateneo?
Com’è possibile che dopo che le facoltà affermano di non avere voce in capitolo, lo stesso fa la Polimeni scaricando di nuovo la responsabilità? Abbiamo capito bene il gioco della nostra rettrice, nel dare o tutta la colpa al Mur o tutta la responsabilità agli organi delle facoltà».
Gli studenti vogliono risposte chiare
Gli studenti che hanno occupato per protesta il tetto di Villa Mirafiori pretendono risposte chiare:
«Ci sfugge l’utilità di una governance che non sembra mai avere a che fare con questioni che riguardano la didattica, il diritto allo studio, i fondi che ci spettano e il nostro futuro.
Ancora più convinti allora rilanciamo il presidio di domani alle ore 10:00 sotto il Rettorato della Sapienza per avere un vero incontro e risposte chiare dall’ateneo.
Non accetteremo ulteriori prese in giro da chi taglia sul nostro futuro!»
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