Quando
L’apertura della Porta Magica avverrà il giorno sabato 20 gennaio alle ore 10. L’iniziativa, straordinaria e unica nel suo genere, fa parte del ciclo di itinerari proposto da Passeggiate romane. Questo servizio turistico, nato con lo scopo di diffondere il fascino e la conoscenza della cultura romana, organizza vari itinerari alla scoperta dei luoghi più suggestivi (noti al grande pubblico e non) della Città Eterna.
Ma approfondiamo meglio questo enigma in quanto molti potrebbero non conoscere questa magica porta.
La Porta Magica
La cosiddetta Porta Magica si trova all’interno del giardino “Nicola Calipari” in piazza Vittorio Emanuele II. Rappresenta un documento epigrafico di carattere alchemico unico nel suo genere.
Il manufatto rappresenta ciò che rimane della Villa Palombara situata all’Esquilino di proprietà del marchese Massimiliano Savelli Palombara. Nel 1888 essa venne sistemata su una zolla artificiale di terra e tufo, vicino ai “Trofei di Mario”, nell’angolo settentrionale del giardino appena realizzato.
Datata 1680, la Porta è composta da una soglia, un architrave e due stipiti in pietra calcarea, mentre il disco di coronamento è in marmo di Carrara.
Sulle superfici sono incisi simboli alchemici e ammonimenti in lingua ebraica e latina, rivolti a chi si accingeva ad intraprendere il percorso della purificazione dell’anima, attraverso il passaggio simbolico della soglia.
Ai lati della Porta si possono trovare inoltre due statue in marmo bianco. Le due sculture personificano il dio egizio della musica e del sonno Bes. Furono inserite nel 1890.
A ideare la Porta fu lo stesso marchese Palombara, conoscitore di testi ermetici e biblici e soprattutto grande appassionato di alchimia e esoterismo.
A tal proposito è interessante citare la leggenda popolare secondo cui in una notte tempestosa del 1680 un viaggiatore ospitato nella villa, probabilmente il medico alchimista Francesco Borri, si recò in giardino alla ricerca di un’erba in grado di produrre oro.
Il mattino seguente, l’uomo era misteriosamente scomparso, lasciando dietro di sé tracce di oro purissimo e degli oscuri manoscritti con numerosi simboli e formule alchemiche.
Convinto che il misterioso scritto contenesse il segreto della pietra filosofale, il marchese lo fece incidere sulla “Porta Alchemica”, nota anche come “Porta dei cieli”.
Modalità di partecipazione
Appuntamento in piazza Vittorio Emanuele II (davanti all’ingresso della piazza lato Via Carlo Alberto) sabato 20 gennaio, ore 10.00 e ore 11.00.
Visita non accompagnata, max 25 partecipanti a turno.
Prenotazione obbligatoria allo 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 – 19.00).
In caso di disponibilità le persone possono aggiungersi anche il giorno stesso sul posto
Per maggiori informazioni ed eventuali modifiche al programma visitare il sito della Sovrintendenza Capitolina ai beni capitali.