La presentazione della manifestazione Skateboarding Park World Championships Roma/Ostia 2023 si è tenuta il 21 settembre in Piazza del Campidoglio alla presenza del Ministro per lo Sport Andrea Abodi, il Presidente del CONI Giovanni Malagò, l’Assessore ai Grandi Eventi, Turismo, Sport e Moda di Roma Capitale Alessandro Onorato, la professoressa Maria Spena del CDA di Sport e Salute, il Presidente World Skate e FISR Sabatino Aracu.
Le gare dei Campionati Mondiali di Skateboarding Park 2023 si terranno presso lo Skatepark “The Spot” di Ostia, l’impianto di Via Nostra Signora di Bonaria 13, che è divenuto uno dei principali punti di riferimento della scena skate.
La struttura, di proprietà di Roma Capitale, è stata di recente completamente ristrutturata secondo i più evoluti standard agonistici e criteri omologativi e trasformata in un tempio dello skateboarding, tra i più belli e spettacolari del mondo, diventando un punto di riferimento per i giovani del territorio. Un intervento non solo sportivo, ma anche urbanistico e sociale che ha visto il recupero e la riqualificazione di una zona ad alto degrado del X municipio di Roma Capitale.
L’evento
Per una settimana, dal primo all’8 ottobre, gli skater più forti del mondo si sfideranno sulle rampe dello Skatepark “The Spot” di Ostia in un evento agonistico e spettacolare totalmente gratuito.
A partecipare ai Campionati mondiali di Skateboarding Park Roma/Ostia 2023 saranno 214 atleti (82 donne e 132 uomini) e 80 officials, provenienti da 38 paesi di tutti i cinque continenti.
La tappa di Ostia assegnerà punti utili alla qualificazione olimpica verso Parigi 2024. Lo skateboarding infatti è stato inserito recentemente come disciplina olimpica. È stato incluso per la prima volta nel programma delle Olimpiadi di Tokyo 2020 (edizione posticipata al 2021 a causa della pandemia di COVID-19) e confermato dal CIO anche ai futuri Giochi Olimpici di Parigi 2024 e Los Angeles 2028.
Tra gli atleti presenti ci saranno Sky Brown, atleta britannica medaglia di bronzo alle olimpiadi di Tokyo e campionessa del mondo 2022; Pedro Barros, il brasiliano medaglia d’argento a Tokyo 2020; Jagger Eaton, atleta USA, medaglia di bronzo a Tokyo. Tutti questi atleti sono attivi sui social e hanno migliaia di follower che ammirano le loro acrobazie. La sola Sky Brown ha 1,3 milioni di follower su Instagram.
Sebbene i requisiti di ogni disciplina di skateboard siano leggermente diversi, la premessa delle gare è sostanzialmente la stessa: gli atleti devono eseguire le loro acrobazie migliori, i cosiddetti trick, seguendo particolari criteri, tra cui la difficoltà, la velocità, l’esecuzione e lo stile.
La competizione consiste in una fase eliminatoria ed una fase finale. Nella fase preliminare delle qualifiche gli skater hanno due run da 45 secondi. La migliore delle due verrà utilizzata per accedere alla fase successiva. Nella fase finale saranno tre le run da 45 secondi, con la classifica stabilita dal punteggio della run migliore.
Cos’è il park skateboarding
Mentre nello street skateboarding (skateboard di strada) gli skaters eseguono i loro trick su strutture urbane come ringhiere, scalinate, marciapiedi o qualunque altro tipo di ostacolo possa trovarsi per strada, nella disciplina del Park la gara si svolge su un percorso all’interno di una struttura chiamata bowl, nella quale sono presenti diversi ostacoli, sfruttati dagli atleti per prendere velocità e slancio ed eseguire le acrobazie in aria, i trick.
Nel Park la bowl è la struttura a forma di vasca più o meno profonda attorniata su tutti i lati da rampe dentro la quale gli atleti compiono i loro tricks.
Il termine bowl riporta all’origine della disciplina. Lo skateboard infatti è iniziato nelle piscine – o “bowls”, data la forma tondeggiante dei loro fondali – delle ville californiane. Piscine alle quali si accedeva molto spesso in maniera illegale, scavalcando recinzioni e all’occorrenza fuggendo dalla polizia una volta scoperti. Gli skater hanno successivamente iniziato a costruire le proprie piscine, migliorandone la forma e costruendo poi anche rampe verticali e rampe di transizione, creando così le proprie arene d’esibizione.
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