I residenti del quadrante Lanciani/ Bologna/ Tiburtina si sono organizzati in diversi comitati “no stadio” per raccogliere le firme contro questo progetto che ritengono negativamente impattante sulla qualità della vita degli abitanti in un contesto già fortemente urbanizzato e con infrastrutture inadeguate. Lamentano inoltre di essere stati esclusi da ogni dibattito e dai pareri municipali su un tema che riguarda così da vicino chi in quel contesto urbanistico vive e lavora.
Lo stadio dovrebbe sorgere al confine tra i Municipi 2 e 4, collegato a piazza Bologna da un ponte largo 10 m e lungo 400 m sovrastante il fascio dei binari ferroviari della stazione Tiburtina per permettere l’afflusso/deflusso di 70mila persone in occasione di partite e concerti.
La petizione appena avviata con un porta a porta nei condomini ha già raggiunto centinaia di firme.
Il testo della petizione
Lo slogan portato avanti dai sostenitori della petizione è: “SÌ alla SALUTE, SÌ all’AMBIENTE, SÌ alla RIQUALIFICAZIONE, NO allo STADIO”
Nel testo si legge:
“Nell’area di 80 ettari, di proprietà del Comune di Roma, che comprende l’Ospedale Sandro Pertini, la Stazione Tiburtina e la Metro Quintiliani, sono previste diverse opere pubbliche e private, oltre alla creazione del Parco di Pietralata, di circa 140.000 mq. Le opere previste, che porteranno già un afflusso giornaliero di 20.000 tra studenti e lavoratori, sono: TECHNOPOLE DI ROMA, ISTAT, CAMPUS BIOMEDICO, STUDENTATO, FACOLTA’ DI INGEGNERIA, CENTRO DI ACCOGLIENZA. L’amministrazione Comunale sta cedendo a privati l’area verde, già promessa e prevista, per edificare uno STADIO, mai precedentemente pianificato, da 62.000 posti per una altezza di 84 mt (pari a un grattacelo di 28 piani).”
Secondo il comitato no stadio non risulterebbe che sia ancora stato fatto da Roma Capitale un serio studio dell’impatto che avrebbe sulla viabilità stradale la costruzione delle varie opere pubbliche e private, che comporterebbero l’arrivo di circa 20.000 persone al giorno ad aggravare il traffico attuale già estremamente critico nelle ore di punta. Anche se non venisse realizzato lo stadio, sostengono i promotori della petizione, ne deriverebbe la paralisi del traffico in un quarto della città di Roma, compreso l’Ospedale Pertini e il Pronto soccorso.
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