Ne avevamo parlato recentemente dei problemi legati alla linea ferroviaria della Roma-Lido, ma mai nessun cittadino avrebbe previsto un aggravamento così intenso di questo servizio di mobilità pubblica: principalmente per la mancanza di treni (in manutenzione o a fare il tagliando), attualmente sono soppresse le fermate di Stella Polare, Castel Fusano e Cristoforo Colombo. Nel pratico, esclusa quindi una tratta che dava servizio a una potenziale utenza di oltre 100mila abitanti, considerato che su queste tre stazioni fanno riferimento quartieri come Ostia Levante, Stella Polare, Castel Fusano, l’Infernetto, Palocco, oppure Villaggio Tognazzi, Campo Ascolano, Martin Pescatore e Torvaianica per il Comune di Pomezia.
IL COMITATO PENDOLARI SUL PIEDE DI GUERRA – “Questa situazione danneggia principalmente tre categorie di persone – ci spiega Roberto Spigai del Comitato Pendolari Roma Lido – anzitutto quella degli abitanti con le stazioni soppresse, oggi costretti a vedere le loro fermate chiuse e attive solamente la domenica. Senza farsi problemi, ATAC ha rimosso dalla tratta della Roma-Lido stazioni ferroviarie che erano aperte dagli Anni ‘60, solo perché gli conveniva di più una simile manovra e non tenendo minimamente conto del disagio dei pendolari. La seconda categoria di danneggiati è quella degli studenti, delle persone con disabilità e degli sportivi locali: le stazioni chiuse si trovano a pochi passi dal CPO di viale Vega, a importanti scuole del territorio, licei, l’Istituto alberghiero, l’Università del Mare di Roma Tre o addirittura la pineta di Castel Fusano, il Palafijlkam e il Centro Federale Polo Natatorio di Ostia. Infine, danneggiati anche gli altri pendolari della Roma-Lido che non provengono da quei territori soppressi dalla linea, perché ingannati dalle promesse di ATAC: la chiusura delle stazioni non ha ridotto i tempi di partenza per ogni treno sulla linea, né tantomeno migliorato il servizio di trasporto. La tratta è rimasta indecente, con i treni che oggi continuano ad avere anche più di 10 minuti di ritardo sugli orari di partenza o di passaggio in ogni singola fermata. Lunedì 13 settembre siamo stati a monitorare la situazione presso la stazione di Casal Bernocchi: di sei treni totali programmati per passare nell’arco di 60 minuti nelle direzioni di Piramide e Lido Centro, solo cinque sono passati con ritardi vari e addirittura un convoglio nemmeno è partito”.
I DISABILI I PIU’ PENALIZZATI – “Oggi viviamo noi i maggiori problemi, poiché è peggiorata ulteriormente la qualità del viaggio sulla Roma-Lido – ci testimonia Andrea Fiorini di Forza Italia – per noi disabili questa linea era già tutta una barriera architettonica, tra ascensori rotti e mancanza di passerelle sui treni per far salire o scendere le nostre carrozzine, o addirittura farci cambiare banchina in caso di necessità come l’urgenza di andare al bagno. Oggi abbiamo difficoltà a uscire dalla stazione di Lido Centro per i guasti agli ascensori, ma soprattutto abbiamo grandi problemi a muoverci con le navette. I mezzi messi a disposizione da ATAC per sopperire al mancato transito dei treni, pur avendo le pedane all’interno, non sempre hanno dei punti adatti nel tragitto ‘Lido Centro-Cristoforo Colombo’ per farci salire o scendere: intorno alla stazione di Stella Polare, non ci sono marciapiedi adatti a farci fare questi semplici gesti, rischiando così di far impennare, bloccare o rovesciare la sedia a rotelle. Tutte situazioni dove rischiamo sempre di farci molto male. L’ultima disavventura capitataci è questa: venerdì con un gruppo di altri ragazzi portatori di disabilità, avevamo deciso di prenderci una pizza in zona Stella Polare. Una parte del gruppo è riuscita a scendere grazie l’utilizzo di sedie che vanno a elettricità e sono più agili, mentre altri di noi sono stati fatti scendere a Castel Fusano, ovvero a quasi 3 km di distanza dal ristorante, perché l’autista non riusciva a trovare un punto adatto dove posizionare la pedana e quindi scaricarci”.