DIVISI I CITTADINI – Dai comitati di quartiere ai singoli cittadini, si sono scatenati pareri discordanti: da un assenso propositivo per lo sviluppo turistico, alla negazione di un progetto in conflitto con il contesto nel quale è collocato. Indispensabile per il parco archeologico e per i residenti, Ostia antica ha da tempo necessità di spazi per le auto private anche in previsione della futura realizzazione di un’isola ambientale con traffico regolamentato e divieti di sosta in prossimità del borgo medioevale, la realizzazione del parcheggio è attesa da anni.
UN PASSO IMPORTANTE VERSO L’UNESCO – Un’opera importante, prospiciente l’ingresso degli scavi, nella campagna tra Via Capo due Rami e Via Giovanni Patroni, che come sottolineato dall’assessore Pichi “permetterà ai turisti di dedicare la propria visita non solo agli scavi, ma anche allo splendido borgo medievale, che sarà promosso con immagini invitanti all’interno del parcheggio”. Un passo fondamentale, assieme agli altri interventi (nuova illuminazione del borgo, ristrutturazione del molo di attracco sul Tevere, la futura pedonalizzazione del percorso stazione di Ostia antica-ingresso degli scavi assieme ai futuri ascensori del sovrappasso pedonale) che faranno sì che gli scavi, già insigniti del titolo “Marchio del Patrimonio Europeo”, diventino finalmente patrimonio dell’Unesco. L’Assessore sostiene con convinzione questo progetto: “il parcheggio è indispensabile per lo sviluppo turistico del parco archeologico e della città, il sito è stato scelto con accuratezza e condiviso con il Direttore del Parco archeologico Mariarosaria Barbera, oggi in pensione. E’ stata valutata la posizione logistica, non ritenendo valida l’opzione dell’area di Via Arturo Evans perché lontana, non tutta di proprietà del Comune e perché sarebbe necessario creare un marciapiede importante per gestire il flusso turistico, togliendo spazio proprio ai parcheggi. Per quanto riguarda il vincolo a cui è soggetto il terreno, sarà proprio il parco archeologico a seguire la realizzazione dei lavori, dubito che sotto ci siano reperti importanti, come sostenuto da alcuni, visto che all’epoca in quel punto passava il Tevere, però non escludiamo nulla e sarà il risultato dei saggi a darci indicazioni sulla futura realizzazione. Il parcheggio sarà il coronamento dell’isola ambientale che darà la giusta luce al borgo”.
I TIMORI E L’ACCUSA DI MANCATO COINVOLGIMENTO DEL TERRITORIO – Questa dichiarazione sembra rispondere esaustivamente alle critiche di molti, dai cittadini che temono un’opera di cemento in netto contrasto con il contesto e che distruggerebbe l’ambiente naturale circostante e dei negozianti del centro storico che avrebbero preferito la zona di Via Evans quale parcheggio dedicato, in modo che i turisti lungo il cammino verso il sito archeologico, possano fruire dei vari servizi commerciali. Per Flavio Vocaturo, circolo PD Ama, questa impostazione è “una visione limitata che va a ledere l’enorme potenziale di tutta la zona, è necessario un approccio più lungimirante che veda un vero sviluppo turistico.” Il vice presidente Gaetano Di Staso del CDQ Ostia Antica-Saline, pur non contrapponendosi al progetto, denuncia il mancato coinvolgimento da parte dell’amministrazione: “deve essere un percorso condiviso e partecipato che prenda in considerazione le criticità della nostra cittadina”. C’è chi invece, considerando tutti i progetti nell’insieme, vede uno sviluppo positivo per la città ad alta vocazione turistica, come Claudio amministratore della pagina Cittadini di Ostia antica e Saline. Un’opera non solo funzionale, ma che sarà il biglietto da visita della splendida cittadina di Ostia antica.