IL PROGETTO – Vincitore di un concorso bandito dal Comune di Roma nel 2007, il progetto prevede la ristrutturazione urbana di un’area occupata in precedenza da un deposito e da una rimessa dell’Atac per farne un luogo di aggregazione, una sorta di centro civico, dove leggere il giornale, prendere un caffè, partecipare a un incontro. Una piazza centrale, in asse con l’accesso al Tiburtino II, punto di snodo principale dell’intero intervento, traguarderà il complesso del Verano e da lì sarà possibile accedere a tutti gli altri luoghi pubblici del complesso, tra cui due ampie terrazze che saranno collocate in copertura dei due corpi basamentali. La parte centrale dell’edificio, caratterizzata dall’ampia campata un tempo dedicata all’accesso e alla manovra dei mezzi di trasporto, diventerà l’area dedicata alla fruizione libera della biblioteca. Saranno due le sale polifunzionali: una con una capienza di circa 80 persone, dedicata alle letture di libri, proiezioni, piccole rappresentazioni; l’altra più piccola destinata ad accogliere mostre d’arte o di fotografia. Al primo piano ci saranno spazi per la lettura e lo studio, oltre che sale dedicate a bambini e adolescenti. Infine, nei sotterranei, dove sono stati rinvenuti reperti della Roma repubblicana, sarà realizzato uno spazio museale aperto al pubblico.
IL RUOLO METROPOLITANO – Per l’assessore all’Urbanistica di Roma, Luca Montuori, l’intervento è stato “fortemente voluto” e “non è un caso che i primi stanziamenti per la biblioteca siano stati inseriti nel bilancio” dal Campidoglio “insieme ai fondi per la demolizione della Tangenziale e la riqualificazione del piazzale Ovest della Stazione Tiburtina”. L’intervento “è parte di una strategia di insieme – ha spiegato Montuori – che completa la saldatura dei tessuti consolidati della città alle aree in trasformazione, offre servizi raggiungibili a piedi dagli abitanti delle aree limitrofe, ma contemporaneamente acquisisce un ruolo anche metropolitano grazie al recupero del piazzale e alla realizzazione di uno spazio pedonale che collega quest’area direttamente alla stazione”.
LA CASA DELLA CULTURA – Lo spazio che nascerà prossimamente “sarà più di una biblioteca – ha commentato la presidente del Municipio II, Francesca Del Bello – sarà la casa della cultura, dell’arte e della socializzazione. L’ex deposito Atac a via della Lega Lombarda tornerà presto a essere un luogo vivo. Per leggere, per studiare ma anche per incontrarsi, ammirare mostre, presentare libri, prendere un caffè”. Quindi se “la cultura cerca casa”, allora “presto ne avrà una meravigliosa, inclusiva, polifunzionale, moderna”, ha concluso la presidente.