L’OCCUPAZIONE – Il palazzo, di proprietà della Regione Lazio, fino al 2005 aveva ospitato gli uffici regionali e una volta rimasto vuoto, era stato occupato da persone in emergenza abitativa. Una situazione questa che, per la Pisana, ha a lungo significato non solo perdita di incassi per il mancato affitto, ma anche spese per le utenze (acqua, luce e gas). Tra l’altro, in proposito, nel 2007 e nel 2011 (sindaci della Capitale erano, rispettivamente, Veltroni e Alemanno) furono emanate due delibere nelle quali l’occupazione di via Maria Adelaide era inserita tra quelle rientranti nel contesto dell’emergenza abitativa, con la conseguenza che per le famiglie residenti nella struttura in caso di decisione sull’utilizzo della stessa si sarebbe dovuta necessariamente trovare una idonea soluzione alternativa. Soluzione che però, almeno fino alle scorse settimane, non sembrava ancora essere stata individuata.
ENTRA IN CAMPO L’ATER – Nel febbraio 2021, infatti, il palazzo è stato oggetto di un provvedimento di sgombero (“atto dovuto”, hanno fatto sapere da via della Pisana): il piano è quello di farlo diventare la sede dell’Ater, che ha presentato una proposta di acquisto (saranno trasferiti qui gli uffici della struttura di Lungotevere Tor di Nona 1, in dismissione).
LE FAMIGLIE SARANNO TRASFERITE – Un piano che però ha notevolmente preoccupato la settantina di persone in emergenza abitativa che vi risiedevano. Dove sarebbero andate? La soluzione, per loro, è arrivata nelle scorse settimane: i nuclei familiari presenti nello stabile di via Maria Adelaide saranno alloggiati nelle case popolari. Stando a quanto riferito dai media, l’Ater di Roma, impegnandosi ad acquistare la palazzina, ha affiancato alla relativa proposta l’impegno a trasferire le famiglie che vi risiedono in idonee case popolari.
LA DELIBERA REGIONALE – I vari passaggi dell’operazione, che a quanto si è appreso dovrebbe concludersi verosimilmente prima dell’estate, sono dettagliatamente precisati nel testo di una delibera della giunta della Regione Lazio, con la quale si esprime l’adesione di via della Pisana alla proposta dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica della provincia di Roma (Ater). Indiscutibilmente una buona notizia, anche alla luce della grave situazione di crisi che in moltissimi stanno vivendo in quest’ultimo difficile periodo a causa della pandemia e delle conseguenze economiche della stessa. Resta però, come hanno sottolineato alcuni, la almeno apparente diseguaglianza che si andrebbe in questo modo a creare quanto alle graduatorie di assegnazione delle case popolari, nell’ambito delle quali a quanto sembra sarebbero privilegiati gli occupanti a scapito forse di famiglie che non hanno compiuto, per quanto in difficoltà, atti illeciti, se pure comprensibili. Una questione, quest’ultima, che gli organismi competenti dovranno sicuramente affrontare, speriamo in tempi brevi e con altrettanto successo.